Al Rally del Ciocco, Stefano Martinelli, in coppia con il navigatore Pietro Brugiati, ha dominato il primo round
È il parmense Simone Rivia, con il navigatore Alessandro Checchi, a “girare” meglio di tutti: 1’41”1 è il crono che firma il pilota Movisport, una prima leadership che resta, però, l’unica della gara, poiché il pilota non riuscirà a riconfermarla nelle restanti dodici speciali della prima tappa, neppure nelle quattro della seconda. È invece Stefano Martinelli a superarlo sin dalla seconda piesse, dando così inizio ad una prestazione che gli permette di dominare la competizione. Corre in casa il pilota della GR Motorsport, in coppia con il navigatore Pietro Brugiati e corre per vincere sia nella prima e lunghissima giornata di gara, sia nella successiva più corta, ma impegnativa tappa, facendo sua la Power Stage e la gara nel suo complesso.
Veloce a giocarsi la terza piazza con l’aostano, nella prima frazione di gara, il bellunese Lorenzo Coppe, navigato da Giacomo Poloni, si è complicato la vita con una toccata alla ruota posteriore sinistra, chiudendo al sesto posto; si è invece trovato meglio sulle lunghe quattro piesse della seconda tappa, andando a cogliere il terzo posto parziale ed il quarto nella finale. Stefano Strabello, invece, potrebbe affermare che “Il più è fatto”: per il veronese era importante iniziare la stagione confermando la progressione prestazionale evidenziata durante la preparazione invernale ed i tempi realizzati in buona parte della gara sono a testimoniarlo. Il quinto posto nella generale non rende tutto il merito che il giovane della Destra4 ha evidenziato nel lungo fine settimana garfagnino, durante il quale s’è trovato con i migliori più d’una volta, ma ancora in modo sporadico per puntare in alto. Sesto nell’assoluta ha chiuso il pinerolese dell’Eurospeed Andrea Tarantino, con Renzo Fraschia alle note, precedendo il vicentino Andrea Scalzotto, assieme a Fabio Adrian sulla Swift Sport 1600 ei colori della Funny Team. Il poco feeling di Simone Rivia con la Swift gommata Toyo ha certamente condizionato la sua gara, culminata con il ritiro.