Iniziano a Melbourne i fuochi d’artificio: 10 motivi per puntare sulla rinascita Ferrari

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Un’analisi della Gazzetta dello Sport prende in esame dieci punti che potrebbero spingere la Ferrari verso il titolo mondiale

Veloce, affidabile e tremendamente affamata di successi. La Ferrari comincia da Melbourne la sua rinascita, provando a cancellare un 2016 che ha regalato solo delusioni.

LaPresse/EFE
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Lo zero nella casella delle vittorie relative allo scorso anno è una macchia che il team di Maranello ha intenzione di cancellare immediatamente, magari già dall’Albert Park di Melbourne, circuito anomalo ma al tempo stesso molto complicato. Per capire il livello delle monoposto bisognerà attendere comunque il responso del Gp della Cina e di quello del Bahrain, una volta concluse queste tre gare si potrà fare un confronto attendibile tra Mercedes, Ferrari e Red Bull. Nonostante sia ancora presto per capire le potenzialità della Ferrari, un’analisi della Gazzetta dello Sport prova ad elencare i dieci punti che potrebbero spingere la SF70H verso traguardi impensabili fino a qualche settimana fa.

  1. ENTUSIASMO: I risultati raccolti in termini di affidabilità e velocità fino a questo momento fanno sorridere la Ferrari, all’interno della quale si spera che il 2017 sia l’anno buono per rinascere. La compattezza del team e l’unione di intenti sono ottimi fattori che fanno evidenziano l’ottima clima che si respira a Maranello.
  2. FRESCHEZZA: Partita Allison, i nuovi ingegneri della Ferrari hanno messo a punto una monoposto che piace. La ventata di novità portata dai nuovi cervelli in rosso ha spinto il Cavallino all’azzardo, vedremo se questi rischi pagheranno.
  3. EQUILIBRIO: Nessuna proclama, solo tanto lavoro e sacrificio. Le scottature dello scorso anno bruciano ancora, Marchionne e Arrivabene per questo motivo hanno deciso di non sbilanciarsi, tenendo i piedi ben ancorati a terra.
  4. PILOTI: Sebastian Vettel da un lato, Kimi Raikkonen dall’altro. Tanta esperienza al servizio della Ferrari che punta sulla propria coppia mondiale per poter riportare a Maranello il titolo. La strada da percorrere è lunga, ma il tedesco e il finlandese hanno le spalle larghe per reggere ogni tipo di pressione.
  5. ANALISI: La nuova monoposto non ha nulla di quella passata. Oltre le novità dettate dal regolamento, sembrano essere scomparse tutte le debolezze che hanno caratterizzato la vettura 2016. Il fatto di non aver subito nessun guasto finora fa ben sperare.
  6. AUTONOMIA: La Ferrari ha mantenuto un passo molto più corto rispetto a Mercedes e Red Bull, senza cambiare lo schema push-rod della sospensione anteriore. Ciò che ha sorpreso gli avversari riguarda l’entrata originale di aria nelle fiancate, rispettando la posizione a freccia indicata dalla Fia.
  7. GOMME: La scuderia di Maranello è una delle poche che ha capito al volo il comportamento dei nuovi pneumatici larghi, riuscendo a sfruttarli al massimo fin dal primo test a Barcellona. Adesso le gomme vanno subito in temperatura e non accadeva da tempo immemorabile.
  8. SVILUPPI: Nel corso della stagione 2016 la Ferrari è stata forse l’unica scuderia tra quelle di vertice rimaste ferme, venendo addirittura superata dalla Red Bull. Adesso la programmazione è diversa come annunciato da Arrivabene, il quale ha sottolineato come il team abbia previsto diversi step a ogni gara.
  9. RIVALI: La Mercedes rimane sempre il team da battere dall’altro dei tre Mondiali vinti nell’ultimo triennio. Chi ha deluso finora è la Red Bull, apparsa indietro rispetto alle due avversarie. La Ferrari può sfruttare questa situazione, così come l’incertezza in casa Mercedes, visti gli addii di Rosberg e Paddy Lowe.
  10. REGOLAMENTI: La Fia ha modificato in gran parte il regolamento di Formula 1, provando ad aumentare lo spettacolo e a rendere più incerte le gare. Le nuove norme potrebbero condizione negativamente la Mercedes, situazione che induce la Ferrari a sperare.
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