In occasione della ‘Festa del Papà’, Gallinari ha raccontato il suo rapporto speciale con il padre Vittorio, svelando anche alcuni ricordi legati ai suoi inizi della carriera

“Devo molto a mio padre – racconta Danilo – soprattutto i consigli sulla pallacanestro, che da semplice divertimento è diventata una professione. Lui mi ha insegnato l’etica del lavoro: nessuno ti regala niente in questo ambiente estremamente competitivo e meritocratico. Dal suo esempio ho imparato l’impegno quotidiano, il sudare ogni giorno in palestra e su questo ho costruito la mia carriera. Ci sono stati momenti difficili quando ero più giovane e dovevo portare avanti scuola e pallacanestro insieme, con risultati alterni. La famiglia mi è stata di grande supporto e mi ha aiutato a superare le difficoltà così come quando, dopo la scuola, ho sofferto parecchi infortuni e il sostegno è stato fondamentale. Un giorno papà si è presentato con un regalo, un quadro che riportava sulla tela la scritta: ‘mai, mai mollare!’ Sono parole che ora mi rimangono sempre in testa nei momenti più duri. È stato un bellissimo gesto, inaspettato da uno come lui, che di solito non fa questi regali”.
Gallinari ha poi parlato dello stretto legame che lo lega a suo padre, non solo come figlio ma anche come amico, lasciandosi andare nel finale anche ad un po’ di tenerezza. “Il mio rapporto con lui? Un bellissimo legame – ha spiegato il ‘Gallo’ – che crescendo non è più solo quello tipico tra padre e figlio, ma evolve in amicizia. Davvero, un po’ come fosse un migliore amico, una persona con cui condividere tante cose e tante esperienze. Qualcosa che vorrei dirgli? Non gli dico mai che gli voglio bene. Quindi gli direi questo”.