Atletica: da Donato a Randazzo, generazioni a confronto

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Pavoni, Donato, Tortu e Randazzo: generazioni a confronto 

Quattro atleti e tre capitoli della storia dell’atletica italiana tra passato, presente e futuro. Oggi nello stesso posto, il Centro Sportivo Fiamme Gialle di Castelporziano (Roma) erano tutti lì, a pochi passi l’uno dall’altro: Fabrizio Donato (40 anni), bronzo olimpico del salto triplo reduce dalla splendida medaglia d’argento agli Europei Indoor di Belgrado, insieme ai due astri nascenti Filippo Tortu (18 anni, argento mondiale under 20 dei 100 metri) e Filippo Randazzo (20 anni, settimo nel lungo ai recenti Euroindoor). In prima fila un campione di sempre della velocità azzurra, Pierfrancesco Pavoni, argento agli Europei del 1982 nei 100 metri e poi secondo anche ai Mondiali di Helsinki 1983 nella 4×100 che schierava in quarta frazione il mito Pietro Mennea.

2donato_howe_castelporziano2017“Per me questo è un periodo magico – esordisce Donato – in cui i miei sogni continuano ad avverarsi. Anche se forse il salto della vita è quello che deve ancora arrivare”. L’arruolamento di Donato in Fiamme Gialle risale al 6 ottobre del 1995; a quella data Tortu e Randazzo – che proprio oggi hanno prestato il giuramento ufficiale – non erano ancora nati. “Mi fa molto piacere dare il benvenuto tra i grandi – aggiunge Fabrizio con piglio da vero capitano – a questi due ragazzi che rappresentano il futuro delle Fiamme Gialle e dell’atletica italiana”. Nel frattempo il capitano della Nazionale di atletica ha lanciato una simpatica sfida ad un altro big dello sport nazionale, Francesco Totti il capitano della Roma con cui condivide anche l’anno di nascita (1976). “Totti è un grandissimo campione che ammiro e apprezzo per le sue capacità e la sua determinazione perché ancora oggi quando entra in campo fa la differenza. Mi piacerebbe incontrarlo per condividere le nostre esperienze sportive e magari invitarlo per una partitella a calcio-tennis, una specialità in cui non vi nascondo che me la cavo molto bene!”

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