Ferrari: storia e futuro (messo in discussione) del motore V12 [FOTO]

SportFair

Il debutto della Ferrari F812 Superfast ci ha dato spunto per un’interessante riflessione sul passato e sul futuro dei motori V12 aspirati

Per la Ferrari, il motore V12 aspirato è un vero e proprio monumento alla storia della Casa del Cavallino Rampante, ma il suo futuro è sempre più a rischio a causa delle sempre più restrittive norme anti inquinamento. Per il momento, il 12 cilindri continua a far sognare gli appassionati delle super car della Casa di Maranello grazie al prossimo debutto della nuova Ferrari 812 Superfast , pronta ad essere svelata in anteprima mondiale in occasione dell’imminente Salone di Ginevra 2017 (7-19 marzo).images

Grazie ad una potenza di ben 800 CV espressi dal V12 aspirato da 6.5 litri, la Superfast è la Gran Turismo più potente presente sul mercato con questo tipo di architettura. La storia dei V12 aspirati di Casa Ferrari utilizzati su Gran Turismo inizia negli ormai lontani anni ’50 e ’60 con la serie “250”: si trattava di motori capaci di sviluppare “appena” 250-270 CV, ma a quei tempi le vetture erano molto più leggere e soprattutto non potevano godere di aiuti elettronici come le vetture moderne.

Negli anni Settanta la potenza sale fino a 300 CV con la 365 GT, mentre negli anni ’80 a 412 produce 340 CV e nei ‘90 assistiamo al debutto della  412 con ben 440 CV, seguita dalla 550 Maranello e dalla 575M forte di ben 515 CV. Quota 620 CV viene raggiunta con la 599, sostituita  nel 2012 dalla F12 berlinetta capace di sfoderare 740 CV e pronta ad essere sostituita nelle prossime settimane dalla già citata 812 Supefast.Ferrari-V12

Come anticipato in precedenza, i V12 aspirati potrebbero essere sostituiti da V8 sovralimentati a causa delle restrizioni sulle emissioni inquinanti. Nonostante queste premesse, i motori a 12 cilindri potrebbero ancora avere una speranza perché recenti studi hanno messo in discussione l’efficacia del downsizing e dell’uso del turno per abbassare le emissioni, inoltre l’ausilio di motori elettrici potrebbe aiutare ad ottenere una meccanica più “green”.

 

Condividi