Marcialonga, manca davvero poco al via della 44ª edizione della ski-marathon in Val di Fiemme e in Val di Fassa

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Ieri la cerimonia di apertura, oggi i primi eventi a corredo della manifestazione: è tutto pronto per la Marcialonga

Gli ultimi tre giorni di gennaio sono definiti i “giorni della merla” e domenica 29 sarà il primo di questi. Sono solitamente i più freddi dell’anno, ma in Val di Fiemme e in Val di Fassa poco importa, la Marcialonga scalderà sicuramente gli animi con tutta la propria serie di eventi. Manca davvero poco al via della 44.a edizione della ski-marathon trentina, caratterizzata da una pista splendida grazie alle temperature favorevoli, peccato solo che gli oltre 7500 fondisti non potranno godersi appieno un panorama imbiancato.

Fa sicuramente freddo, stamattina a Mazzin in zona di partenza, proprio alle 8.55 come l’ora in cui domenica scatteranno le donne del gruppo rosso, il termometro segnava -15.5. Poi in giornata le temperature si sono ammorbidite e con lo splendere del sole le due vallate erano davvero invitanti. Appena sopra lo zero, invece, la temperatura verso le ore 11 in zona arrivo a Cavalese, quando la “Soreghina”, alias Camilla Canclini, incoronerà i vincitori della 44.a edizione.

Oggi ufficio gare affollato, i giovani dell’Istituto Turistico Rosa Bianca hanno distribuito migliaia di pettorali, soprattutto ai partecipanti stranieri. È stato anche un momento di scambio interculturale, in gara alla Marcialonga ci sono concorrenti di 37 nazioni e di tutti i continenti, Marcialonga abbraccia davvero tutto il mondo. Ci sono gli atleti top di Visma Ski Classics e della FIS Worldloppet Cup che puntano alla classifica, ma ci sono anche migliaia di appassionati che si ispirano a Decoubertin e per i quali l’imperativo è arrivare. Quest’anno il tracciato è stato ridotto a 57 km, la penuria di neve si è fatta sentire ma, a differenza di tante altre manifestazioni annullate, qui gli organizzatori col supporto di tanti volontari hanno realizzato un pista piacevole e molto tecnica. Le basse temperature poi garantiranno, lo dicono gli esperti, le ottime qualità davvero per tutti, anche per gli ultimi.

Ieri sera a Predazzo il presidente Angelo Corradini ha radunato tutti i capiservizio per fare il punto della situazione: è stato un “tutto ok” corale, i volontari schierati sono circa 1200 impegnati nei più disparati compiti, un gran lavoro coordinato soprattutto dal direttore generale Gloria Trettel.

Stasera con “Scivolando con stile”, la cerimonia di apertura ospitata a Vigo di Fassa, Marcialonga entra nel vivo.

Numeri record per gli eventi di domani, oltre 250 al via con sci e abbigliamento d’epoca alla Marcialonga Story, il cui start è previsto alle ore 9.30 da Lago di Tesero. Uno spettacolo unico, non c’è classifica, ma anche in questo caso l’imperativo per chi possiede attrezzatura d’epoca è “esserci”:

Sono già oltre 500 anche i giovanissimi iscritti alla Minimarcialonga, ma si attendono gli indecisi fino a domani a mezzogiorno. Per loro una bella sciata in gruppo alle ore 14; e sempre a Lago di Tesero un’ora prima toccherà alla Marcialonga Stars, un evento collegato alla LILT, la Lega Tumori di Trento presieduta da Mario Cristofolini, uno dei quattro mitici fondatori della Marcialonga. Con gli sci da fondo o con le ciaspole, sono annunciati i ciclisti Davide Cassani, Maurizio Fondriest e Gilberto Simoni, l’alpinista Manolo, gli specialisti della corsa in montagna Jonathan Wyatt e Antonio Molinari e tanti altri quotati personaggi. Alle 14.30 scatteranno anche i ragazzi della Marcialonga Young, mentre le altre categorie giovanili scenderanno in pista il giorno successivo.

Domenica finalmente il clou con la Marcialonga Skiing: alle 8.55 partiranno le donne più forti, alle 9 tutti contro il vichingo Tord Asle Gjerdalen che punta alla terza vittoria consecutiva. Il suo non sarà un compito facile, di atleti top in lizza per il podio ce ne sono tanti, fondisti che hanno calcato le piste di Campionati del Mondo e Coppe del Mondo, ma stavolta sarà fondamentale il lavoro dei ‘gregari’. Mancando la salita da Moena a Mazzin, ci saranno solo pochi chilometri per smembrare il gruppo dei migliori fino a Canazei, poi, tranne qualche breve “picco”, sarà tutta una discesa fino all’inizio della salita finale di Cascata da affrontare, per i primi, senza sciolina e tutta a forza di braccia. Per i “bisonti”, come sono bonariamente chiamati gli amatori della Marcialonga, invece sciolina a manetta e tanta, tanta fatica, ripagata da applausi ed incitamenti dalla solita folla di spettatori che danno vita ad una vera e propria “transenna umana”.

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