La Vuelta San Juan è diventata la corsa più importante del Sud America. L’ex dirigente Amadio ne racconta il motivo
La Vuelta San Juan è diventata la corsa più importante del Sud America. Ci saranno tutti i più grandi ciclisti del mondo ad affrontare la corsa: Nibali, Ganna, Pozzato, Mareczko, Boonen, Gaviria, Viviani, Atapuma, Rui Costa. Molta Italia tra i corridori e anche tra le squadre; infatti dopo l’addio della Lampre dal ciclismo, nella categoria Professional ci saranno l’Androni, la Bardiani CSF, la Nippo Vini-Fantini e la Wilier-Selle Italia. Una griglia di partenza che regalerà ai tifosi e agli appassionati di ciclismo argentini un assaggio di quello che ci sarà nelle grandi corse a tappe.
La Vuelta San Juan è il primo test per coloro che hanno intenzione di vincere la classifica di Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta di Spagna. La corsa argentina è giunta alla sua 34ª edizione e nel tempo è passata ad avere una collocazione internazionale, obiettivo centrato dagli organizzatori. Roberto Amadio è stato un dirigente sportivo e grande team manager, adesso è una delle figure principali legate all’organizzazione della Vuelta San Juan e spiega la struttura della corsa argentina: “la struttura c’è ed è molto seria, stiamo facendo le cose in grande. Vedrete partenze e arrivi degni di un Giro, con aree vip e stampa sul traguardo coperte dal segnale wi-fi e ospitate in camion stile F.1, – ha dichiarato l’ex team manager come riportato da La Gazzetta dello Sport -. La corsa sarà trasmessa in diretta satellitare da Espn. La provincia di San Juan ha voluto fare un passo deciso verso il ciclismo, tanto che cinque formazioni della regione hanno preso la licenza Continental. E in più i campioni saranno coinvolti in alcune manifestazioni collaterali: martedì Nibali inaugurerà una pista ciclabile, per esempio”.
