Allarme Tamberi, il saltatore preoccupato: “ho dolore alla caviglia, un’altra operazione? Possibile”

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L’atleta della Nazionale italiana di atletica Gianmarco Tamberi ammette di essere preoccupato per un dolore che lo assilla alla caviglia che quest’estate lo ha costretto a dire no alle Olimpiadi di Rio

Allarme Tamberi, il saltatore preoccupato – Gianmarco Tamberi, fiore all’occhiello dell’atletica del salto in alto italiano, dopo l’infortunio che non gli ha permesso di partecipare alle Olimpiadi di Rio 2016 parla di ciò che ha provato durante quei momenti e quello che sta per avvenire nel suo presente. Non sono tutte buone notizie quelle che Tamberi comunica nell’intervista che a Sky lo vede protagonista. “All’ennesimo esame che ho fatto, si è capito che non va così bene come si pensava. – ammette Gianmarco – Ho un osso che non hanno tutti, solo il 13% delle persone, e che se rimane attaccato ad un altro osso non dà nessun fastidio, ma con l’infortunio purtroppo si è staccato e mi causa dolore nella parte posteriore del piede“. “Per andare sul sicuro durante il post operatorio della prima operazione ho chiesto che il fisioterapista nazionale mi seguisse nel mio allenamento. – continua – abbiamo fatto tante infiltrazioni. L’ennesima risonanza però mi ha dato una preoccupazione che non mi aspettavo”.

LaPresse/Alfredo Falcone
LaPresse/Alfredo Falcone

Allarme Tamberi, il saltatore preoccupato – Come si può perciò risolvere questa ennesima problematica fisica per Gianmarco Tamberi? “Si valuterà una via conservativa anche se a mio parere non servirà a molto, l’opzione sarà consultare altri medici, i migliori d’Italia per capire quale sia la cosa migliore da fare. Se si dovesse incorrere in un’altra operazione, questa non è neanche paragonabile quella di quest’estate. 40 minuti e dopo 2 settimane potrò tornare ad allenarmi”.

Allarme Tamberi, il saltatore preoccupato –Voglio essere a Londra quest’estate. – dice il saltatore italiano – Sto cercando di prendere con calma e filosofia anche le critiche”. “Ho letto che secondo qualcuno c’è qualche falla nella seduta fisioterapica. Sono tante le persone che mi hanno seguito in questo percorso e io mi ci sono messo mattina, pomeriggio e sera e posso assicurare che non è così. La fisioterapia non è stata assolutamente trascurata”. “Dopo tutto questo chiasso ho fatto il mio primo salto in Sud Africa il primo giorno dell’anno per buon auspicio. E’ stato bello. L’asta era a 1.60, ma andava bene lo stesso. Il legamento ha retto anche se il dolore nella parte posteriore del piede mi ha un po’ frenato”. 

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