Al Museo Ferruccio Lamborghini la mostra fotografica Sheroes, dedicata alla forza delle donne

SportFair

Al Museo Ferruccio Lamborghini una mostra fotografica dedicata alla forza delle donne vittime di violenza di genere

Si è inaugurata il 24 gennaio al Museo Ferruccio Lamborghini di Argelato l’esposizione fotografica SHEROES di Federico Borella organizzata nell’ambito della rassegna ARTE FIERA BOLOGNA e ART CITY BOLOGNA.

Il commendator Tonino Lamborghini, presidente del Museo e Console onorario del Montenegro, ha deciso di promuovere ed ospitare gratuitamente la mostra all’ interno degli spazi polifunzionali del Museo per sottolineare la forte urgenza della tematica trattata e ne ha dato ampio risalto anche attraverso la collaborazione dei sindaci dei Comuni di Argelato, Castelmaggiore, San Giorgio di Piano e Sant’Agata.

Sheroes@MuseoFerruccioLamborghini6L’inaugurazione è stata preceduta dalle parole di 4 rappresentanti femminili di pubbliche amministrazioni e associazioni fortemente impegnate per la tutela delle donne e della parità di genere. Roberta Mori, Consigliera della Regione Emilia-Romagna e Presidente della Commissione per la Parità e i Diritti delle Persone, ha dichiarato: “SHEROES ci rende ancor più consapevoli di un fenomeno incivile che purtroppo accomuna le donne di tutto il mondo. La forza nella tragedia, la voglia di riscatto e di autodeterminazione di queste donne, che ben traspare dalle immagini, ci insegnano che la violenza di genere non è un fatto privato né individuale ma pienamente sociale: la prevenzione e l’affermazione di una cultura antidiscriminatoria richiede responsabilità istituzionale e impegno da parte di tutti”. Susanna Zaccaria, Assessore Pari Opportunità e Differenze del Comune di Bologna, ha aggiunto: “Esposizioni come queste servono per capire che purtroppo la violenza sulle donne non ha limiti né confini: scegliere temi come quello di questa mostra ci fa sentire più vicine a queste ragazze, che potremmo essere tutte noi. Scegliere come mezzo la fotografia ci avvicina a un mondo che potrebbe sembrare altrimenti molto lontano, ma grazie a questo progetto noi abbiamo la possibilità di vedere le tristi conseguenze di fenomeno: dall’annullamento dell’identità delle donne fino ai casi più gravi di femminicidio”.

Sheroes@MuseoFerruccioLamborghiniLa vicepresidente di Casa delle Donne per non subire Violenza Onlus, Valeria D’Onofrio, ha poi voluto sottolineare il messaggio positivo che sottende il fotoreportage SHEROES: “Ho visto le foto e ho visto la forza che emanano quelle ragazze, le quali alla fine sono riuscite a riacquistare il proprio potere di autodeterminazione. SHEROES è un progetto importantissimo che ci insegna che dalla violenza si può uscire a testa alta.” Infine, il Sindaco di Argelato Claudia Muzic ha concluso: “Siamo particolarmente contenti del fatto che il comm. Lamborghini abbia deciso di ospitare presso il suo Museo questa mostra, perché proprio in questi mesi, grazie al sostegno della Regione Emilia-Romagna che ha promosso un bando per le politiche contro la violenza di genere, stiamo lavorando ad un progetto che si articolerà in 3 azioni sul nostro territorio. Non vogliamo assolutamente abbassare la guardia su un tema purtroppo attualissimo come quello della violenza contro le donne. Apriremo uno sportello di aiuto e ascolto a cui potranno rivolgersi le donne in difficoltà, avvieremo una campagna di sensibilizzazione sul territorio e lavoreremo con le scuole attraverso un progetto teatrale. La mostra Sheroes pone l’attenzione su un fenomeno drammatico in India, ma le cronache anche locali ci sollecitano a non chiudere gli occhi nemmeno nel nostro paese e nella nostra regione. Per questo, ogni iniziativa che ponga in luce questa tematica incontra il nostro sostegno.”

Sheroes@MuseoFerruccioLamborghini5 copia copiaBLa serata è proseguita con la presentazione della mostra da parte di Saverio Migliari, giornalista del Resto del Carlino, che ha coadiuvato l’autore nel progetto: “La prima volta in cui ci si scontra con quello che si vede in queste immagini si rimane scioccati. Abbiamo però affrontato questo progetto non mossi da semplice compassione, bensì da un forte desiderio di dare voce a queste donne, ragazze e bambine, che hanno una forza di cui forse abbiamo dimenticato la dimensione.”

Condividi