Top&Flop – Promossi e bocciati tra… le squadre NBA

SportFair

Fra sorpese inaspettate, solite certezze e crolli clamorosi, facciamo un riepilogo della prima parte di stagione di basket americano: ecco Top e Flop tra le squadre NBA

Top e Flop NBA – Un terzo di stagione regolare è già passato ed tempo di tirare le prime somme. Nessuna sorpresa sulle squadre dominanti e che probabilmente, salvo sorpese clamorose, si giocheranno la Finale Playoff: Warriors e Cavs. Mettendo da parte i due ‘noiosi’ superteam, ci sono gustose sorprese e qualche nota negativa in entrambe le Conference.

Ovest

Promosse

Los Angeles Clippers – I ragazzi di Doc Rivers sono la vera sorpresa del campionato. Intendiamoci, insieme ai San Antonio Spurs erano già da inizio anno la principale rivale dei Warriors, ma aspettarsi un inizio di stagione così (da primo posto) sarebbe stato difficile. Dominanti sempre di più anche a Los Angeles.

Houston Rockets – Dopo l’addio di Dwight Howard, mai pienamente un fattore aggiunto, il futuro dei Rockets era incerto. Con l’arrivo di coach D’Antoni a Houston si respira una nuova aria che sa tanti di Playoff: con questo James Harden poi…

Memphis Grizzlies – Sfidiamo chiunque ad aver puntato su di loro ad inizio stagione, ma i Grizzlies non mollano mai. Marc Gasol e compagni hanno sorpreso tutti superando addirittura gli Warriors, in un inizio di stagione nel quale il posto nei playoff sembra loro di diritto.

Bocciate

Phoenix Suns – In fondo alla classifica ad ovest, su Phoenix non splende il sole. Devin Booker a parte serve talento ai Suns e forse una stagione di tanking è la scelta giusta, in attesa di far maturare talenti già presenti in rosa.

Dallas Mavericks – La vera sorpresa in negativo. Il ko di Nowitkzi è una scusante, una grossa scusante, però non giustifica una stagione incredibilmente negativa che vede i Mavs annaspare in fondo alla divisione ovest.

New Orleans Pelicans – Fra le bocciate troviamo anche i Pelicans. Dopo un inizio di stagione shock nel quale sono riusciti a collezionare solo sconfitte, è arrivato qualche successo a dare un po’ di ossigeno.

Est

Promosse

Toronto Raptors – I canadesi sono diventati la seconda forza a Est, secondi solo ai Cavs. DeRozan e Lowry sono una gioia per gli occhi, le vittorie arrivano, la sicurezza di un posto nei playoff anche. A Toronto bisogna trovare il coraggio per fare il definitivo salto di qualità e diventare grande.

New York Knicks – In molti li davano per spacciati: talentuosi ma difficili da far andare all’unisono e troppo dipendenti dai nuovi Noah-Rose e dalla loro complicata condizione fisica. E invece i Knicks dopo aver trovato la quadratura della squadra sono in zona Playoff, Rose sembra tornare piano piano ad alti livelli e Porzingis migliora ogni giorno che passa. Anthony è una sicurezza, su Noah c’è ancora qualche dubbio.

Charlotte Hornets – Altra grande sorpresa della stagione. Con un presidente come Michael Jordan non potevano che fare bene, ma gli Hornets sembrano aver preso la cosa davvero seriamente. Per gran parte di questo primo scorcio di stagione hanno insediato la prima posizione dei Cavs, giocano un buon basket e valorizzano i talenti di Walker e Batum. Un punto in più per il nostro Belinelli e il suo buon inizio di stagione.

Bocciate

Miami Heat – Senza Wade e Bosh sarebbe stata dura, ma probabilmente nessuno a Miami si aspettava che sarebbe stata ‘così’ dura! In fondo alla classifica in una posizione che non gli compete da diverso tempo, gli Heat si ritrovano a fare i conti con l’assenza di un Wade che nonostante l’età, fa le fortune dei Bulls e che forse è stato lasciato partire troppo in fretta.

Philadelphia 76ers – Piccola premessa, per una squadra che da un paio d’anni cerca di rifondare facendo tanking, aver perso un talento come Simmons in estate è stato un duro colpo. Ciò non toglie però che prima o poi i tifosi dei 76ers si rifiuteranno di accettare l’ennesima stagione da fondo classifica. Unica nota positiva: quel Joel Embiid merita davvero.

Brooklyn Nets – Come sopra: prima o poi i tifosi dei Nets si rifiuteranno di accettare l’ennesima stagione da fondo classifica. Non aver fatto praticamente mercato estivo pesa sulla stagione in corso. Brook Lopez inizia pure a migliorare le sue percentuali al tiro, ma predica nel deserto di Brooklyn.

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