F1, Alonso e quella frecciatina alla McLaren: “lottare per la Q1 non è normale…”

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Fernando Alonso non ha remore a sottolineare come un team del calibro della McLaren-Honda non possa competere solo per entrare in Q1

Avrebbe potuto diventare un nuovo pilota Mercedes, invece quel team proverà a batterlo. Fernando Alonso è stufo di lottare per la zona punti e, dalla prossima stagione, chiede alla McLaren una vettura competitiva per poter riassaporare aria di vertice.

LaPresse/Photo4
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Il sapore della sfida per il titolo mondiale manca da un po’ al palato di Alonso, deciso a gustare nuovamente quella dolce sensazione: “ho avuto la fortuna di provare le sensazioni di fare parte della lotta per il mondiale cinque volte” ha detto Alonso ad Autosport. “Ti alleni, fai il simulatore, vai in fabbrica, partecipi agli eventi, sei a disposizione dei media, e fai tutto questo per essere competitivo la domenica e lottare per il titolo. Degli ultimi quattro anni mi manca appunto questa sensazione di arrivare a fine stagione con le possibilità di lottare per il mondiale, ma d’altra parte mi sento molto fortunato di aver provato queste emozioni già cinque volte, e con due mondiali, perché ci sono molti colleghi che hanno grande talento e che non hanno nemmeno la possibilità di arrivare in F.1.

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La McLaren è la seconda migliore squadra nella storia in F.1 e quando si lotta per la Q1, c’è qualcosa che non è normale – prosegue Alonso – tutti in squadra sentono questa pressione e queste aspettative che non siamo in grado di soddisfare ancora e questo è frustrante. In secondo luogo c’è la frustrazione personale di non essere in grado di combattere per il podio, le vittorie e talvolta nemmeno per quello che puoi ottenere, perché dopo 10 giri ci sono alcuni problemi ed è quindi necessario settare un po’ il motore, le batterie o qualcosa. Può capitare che una Sauber arrivi e ti sorpassi fra gli applausi. A quel punto iniziano le domande: ma abbiamo forse 100 cavalli in meno? non è che ti sei dimenticato di guidare? Niente di tutto questo, ci sono però situazioni che sono fuori dal nostro controllo“.

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