Ciclismo mercato: si ritira un grande ciclista italiano

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Matteo Tosatto, il “nonno del ciclismo,” lascia le due ruote e ricorda con affetto il compianto ex Ct dell’Italbici Franco Ballerini

Lapresse\Daniele Badolato
Lapresse\Daniele Badolato

Matteo Tosatto, il “nonno del ciclismo” è ai saluti. Il corridore trevigiano è ancora svincolato e non ha trovato nessuna squadra dopo la chiusura della Tinkoff. A settembre, era pronto a disputare un’altra stagione (la 21ª in carriera) ma la riduzione dei corridori e l’età non ha agevolato la sua situazione. In carriera, il ‘Toso’ ha partecipato a 34 grandi giri vincendo nel 2006 la 18ª tappa Tour de France, ha disputato 8 mondiali e vestito 3 giorni la Maglia Rosa al Giro d’Italia 2001. 

Una carriera lunga che lo ha visto sempre protagonista, ma purtroppo, i tempi per lui di stare in strada sono finiti.
I roster della categoria sono quasi tutti completati e le possibilità di firmare un contratto sono pochissime: “non sto qui a mendicare un altro contratto. Sono convinto che avrei potuto fare ancora una stagione ad alto livello, come quella appena finita. Ma sono sereno. Mentalmente ho cominciato a staccare”, ha dichiarato Matteo Tosatto come riportato da La Gazzetta dello Sport.

LaPresse/Zumapress
LaPresse/Zumapress

Matteo Tosatto sembrava destinato a seguire Alberto Contador (compagno di squadra alla Tinkoff) alla Trek Segafredo, ma poi tutto è saltato: “Alberto mi aveva fatto capire che mi avrebbe portato con lui. Ma poi la cosa non si è concretizzata e non ho capito bene il perché. Se invece lo avessi saputo prima mi sarei mosso per tempo e penso che un team di prima fascia lo avrei trovato – prosegue -. Da ottobre i giochi si sono fatti più difficili, nonostante in tanti abbiano cercato di spendersi per me. Mi ha fatto molto piacere”.

Il futuro dell’ex ciclista? Probabilmente potrebbe vestire i panni di Ct della Nazionale, un sogno che molti ciclisti hanno nel cassetto. Tra i vari ricordi che ha il trevigiano, quello di Franco Ballerini è il più bello: “Franco Ballerini era straordinario nel trasmettere lo spirito di appartenenza all’azzurro. Anche a me piacerebbe farlo”, conclude.

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