De Boer, l’ora della (scomoda) verità! “Ecco cosa succedeva nello spogliatoio dell’Inter”

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L’agente di De Boer punta il dito contro il clima che respirava nello spogliatoio dell’Inter e svela: “qualche giocatore non aveva voglia di cambiare”

LaPresse/Spada
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Inter, verità De Boer – Poche parole, quanto basta per difendere l’operato di Frank De Boer e far capire che forse il reale problema degli scarsi risultati dell’Inter non era l’allenatore olandese. “Aveva iniziato un progetto ed è stato fermato nel bel mezzo di questo progetto, dopo appena 9 settimane. – le parole rilasciate in esclusiva a FcInter1908.it dall’agente di De Boer Guido Albers – E’ impossibile fare una transizione di questo tipo in sole 9 settimane, è semplicemente impossibile. Uno degli obiettivi prioritari, ed era chiaro fin dall’inizio, era quello di cambiare lo stile di gioco della squadra, l’altro obiettivo era quello di trovare giocatori con Dna da Inter, giocatori orgogliosi di giocare per l’Inter e di lavorare duro per l’Inter. Giocatori che meritassero di vestire la maglia dell’Inter ogni giorno in allenamento”.

LaPresse/Alfredo Falcone
LaPresse/Alfredo Falcone

Inter, verità De Boer – E qui arriva la stoccata durissima dell’agente di De Boer: “Frank è una persona onesta, cristallina e trasparente. Puoi giocare nell’Inter, e in una squadra di De Boer, solo se lavori duro sul campo. Il gruppo aveva voglia di cambiare, c’era veramente voglia di cambiare modo di lavorare. Ma qualche giocatore no, qualche giocatore non aveva questa intenzione. E questo rende tutto più duro e difficile ovviamente. Se nel gruppo c’è un’atmosfera negativa, musi lunghi, beh è difficile lavorare”.

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