A tutto Davide Lippi: Milan, mercato, talenti italiani

SportFair

Davide Lippi parla a tutto tondo su varie tematiche e lancia una pesante accusa al calcio italiano che non valorizza i giovani talenti

Davide Lippi, procuratore e figlio di Marcello Lippi, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Radio Sportiva. Il procuratore ha parlato della situazione del Milan con i cinesi: “la situazione del Milan non é ben chiara chiara. Al di là delle informazioni che ho potuto avere e che sono poche é tutto secretato Non si sa come finirà la situazione“.

LaPresse/Fabio Ferrari
LaPresse/Fabio Ferrari

Davide Lippi ha poi parlato del prossimo mercato in Italia: “quello di gennaio è un mercato difficilissimo, perché si tratta di aggiungere personalità importanti a una rosa che va già bene o ingaggiare giocatori forti per modificare una rosa che va male. In ogni caso, ci sono squadre che devono muoversi per forza – ha detto il procuratore Davide Lippi ai microfoni di Radio Sportiva – “Penso alla Juventus, per esempio, che ha necessità di un centrocampista visto che Chiellini non é più giovanissimo e che Barzagli è ancora in fase di recupero. Febbraio é il momento più delicato: in una settimana ti puoi trovare fuori da Champions e corsa per lo scudetto se ti vengono a mancare le forze. I bianconeri hanno già definito Witsel ed è una buona scelta perché arriverà un ragazzo che darà forza in mezzo al campo. Perdendo Pogba, sel resto, la squadra ha perso centimetri e ora ne ha bisogno. E’ anche vero che quando in una squadra cosi ben rodata cambi tutto il centrocampo che è il punto nevralgico non è mai semplice. Non pensate che Witsel arrivi e risolva tutti i problemi“.

LaPresse/Valerio Andreani
LaPresse/Valerio Andreani

Circolano molte voci su un cambio di casacca di Leonardo Pavoletti. Ecco cosa dice Lippi su questa ipotesi: “un attaccante per il Napoli? Pavoletti é un bel profilo. Ha fame, ha voglia. La difficoltà del mercato di gennaio consiste anche nel fatto che non puoi andare a andare a comprare giocatori stranieri che hanno bisogno di tempo per adattarsi. Pavoletti non avrebbe questo problema . Inoltre ha fatto una gavetta durissima e sono convinto che é pronto“.

LaPresse/Gerardo Cafaro
LaPresse/Gerardo Cafaro

E su Gabbiadini? La Sampdoria si sta interessando al giocatore che non si sta integrando col gioco di Sarri: “mi dispiacerebbe vedere Gabbiadini andare via, ma la storia nel Napoli penso che sia un pochino compromessa. Sono ormai anni che il giocatore resta dietro ad altri colleghi considerati più importanti -prosegue il procuratore Davide Lippi sempre ai microfoni di Radio Sportiva – La realtà é che ha avuto la possibilità di giocare solo per sostituire qualcuno vittima di infortunio e, quando ha avuto la sua opportunità, si è trovato addosso anche troppa pressione. All’estero o un’ altra squadra potrebbe ritrovare cattiveria e forza, perché stare in una piazza che non lo ha mai visto come protagonista toglie entusiasmo. Pensando a lui mi sembra di rivedere la stessa storia di Thierry Henry: niente alla Juve e fenomeno all’Arsenal”.

LaPresse/Alessandro Fiocchi
LaPresse/Alessandro Fiocchi

Altro possibile cambio di casacca è quello di Zaza messo ai margini del progetto in casa West Ham: “ritengo che il suo percorso con il West Ham si sia esaurito”. Lippi ha poi lanciato una grossa accusa al calcio italiano che non crea opportunità ai giocatori giovani italiani: “i nostri giovani sono pronti a ventitré, ventiquattro anni perché prima di allora non viene data loro la possibilità di cimentarsi con i grandi. C’è una statistica importante che mostra come un giovane abbia bisogno dalle sessanta alle novanta partite importanti per arrivare a considerarsi formato. All’estero si comincia a far giocare match a diciassette anni, mentre qui in Italia fino a venti o più anni non si danno opportunità. Non è un caso che i Politano, i Caprari o gli Spinazzola siano stati tutti pronti dopo i ventitré anni”. Il più promettente? “Pellegrini del Sassuolo” – conclude Lippi a Radio Sportiva – “Non é un mio assistito, ma sarà molto importante e farà la storia della nazionale italiana

Condividi