Tennis, il New York Times demolisce Nick Kyrgios: “andrebbe squalificato 2 mesi!”

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L’autorevole opinionista del New York Times Christopher Clarey ha commentato duramente la ‘sceneggiata’ di Nick Kyrgios a Shanghai

L’ultimo ‘colpo di testa’ della carriera di Nick Kyrgios non ha lasciato indifferenti addetti ai lavori e appassionati di tennis. Quel servizio ‘appoggiato’ a Mischa Zverev con conseguente litigio con arbitro e pubblico è stato mal digerito dalla critica che non ha risparmiato parole dure nei confronti del tennista australiano. L’ultimo in ordine temporale è stato l’opinionista del New York Times Christopher Clarey che in un articolo ha detto la sua sull’argomento, proponendo una punizione esemplare per Kyrgios. Ecco un’estratto dell’articolo:

Io sono sempre stato per il dare tempo ed essere tollerante con i giovani, considerando che crescono sotto ai riflettori. ma ci sono dei limiti. Arrivati a questo punto, prosciogliere Kyrgios con una multa da 16,500 dollari per un’altra partita buttata in modo vergognoso è la scelta sbagliata sia per il tennis che per lui stesso.
Non è più un teenager o un giocatore alle prime armi. Gioca tornei del circuito maggiore dal 2013. Alcuni inviolabili paletti sono in piedi anche per un genio ribelle del tennis.
Se non fosse stato per un recente cambiamento nelle regole dell’ATP, Kyrgios, 21 anni, avrebbe subito una squalifica automatica di 8 settimane. Anche se non c’è alcuna garanzia che l’ATP lo sospenda per le sue ultime bravate, i responsabili del tour non lo hanno escluso.
Dopo che questi hanno rivisto il match di Shanghai, l’ATP giovedì ha comminato a Kyrgios la multa massima di 10,000 dollari per mancanza di impegno, insieme ad altri 5,000 per abusi verbali e 1,500 per condotta antisportiva. Considerando che raggiungendo il secondo turno a Shanghai ne ha guadagnati 35,845, la sanzione sembra leggera.
Ma non deve e non dovrebbe finire qui. Una multa aggiuntiva ed una lunga squalifica sono possibili, potendo pregiudicare la sua partecipazione al suo Slam di casa, l’Australian Open, se le autorità dei Grand Slam dovessero decidere di seguire la squalifica dell’ATP per contro loro.
Brad Gilbert, il coach e commentatore statunitense, crede che Nili – l’arbitro del match tra Kyrgios e Mischa Zverev – si meriti di essere incolpato per non aver squalificato l’australiano durante le fasi iniziali della partita.
Dopo il servizio appoggiato”, ha detto Gilbert, “devi solamente squalificarlo sul momento. Niente conferenza stampa, perdi il prize money e vai a casa: così sarebbe potuta essere un’esperienza formativa”.

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