Rugby, bufera sulla Fir: la Federazione passa al contrattacco

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In seguito ad alcune notizie prove di fondamento pubblicate sui quotidian nazionali, la Fir ha deciso di rispondere a tono, mettendo le cose in chiaro

La Federazione Italiana Rugby, facendo seguito a quanto pubblicato su alcuni quotidiani nazionali, ritiene doverose una serie di considerazioni a tutela della propria immagine e dei propri valori istituzionali, su cui si fonda l’intero movimento e che ne costituiscono un tratto fortemente caratterizzante.

1) Né il Presidente federale né i membri del Consiglio del quadriennio 2012/2016 sono al momento deferiti, ma sono in attesa di essere ascoltati dalla Procura Generale dello Sport in relazione alla volontà di FIR, espressa sin dall’anno 2000, di voler partecipare e sostenere economicamente quei tesserati che avessero riportato gravissime lesioni altamente invalidanti nello svolgimento dell’attività agonistica.
Il Consiglio Federale 2012/2016, consapevole di non aver commesso alcuna violazione, ribadisce che risponderà presso le sedi competenti per dimostrare l’insussistenza e l’assoluta infondatezza di quanto le viene contestato.
Si ricorda, inoltre, che il quadriennio appena concluso è coinciso con una accresciuta sensibilità da parte del Consiglio nei confronti dei “grandi infortunati”, con un aumento del contributo a questi destinato innalzato dai 4000€ ai 24000€ annui pro capite.

2) Per quanto attiene l’udienza che si celebrerà presso il Tribunale dei Minori di Venezia e che coinvolgerà quattro atleti convocati nella passata stagione presso il Centro di Formazione Permanente U18 di Mogliano Veneto, FIR segue con interesse da tempo tale vicenda, nell’assoluto riserbo delle persone coinvolte, avendo piena fiducia nell’operato della giustizia ordinaria italiana, la quale certamente farà chiarezza su quanto realmente accaduto.

FIR, attraverso gli organi istituzionali preposti, eventualmente e conseguentemente, qualora emergessero elementi e fatti non ancora conosciuti procederà di conseguenza nel pieno rispetto dei regolamenti e dei codici di disciplina sportivi.
Si è altresì consapevoli della necessità di rivolgere una crescente attenzione al corretto sviluppo psico-sociale dei giovani inseriti nel progetto tecnico federale per l’alto livello.

A tal proposito, dalla stagione corrente, è stato avviato un processo di monitoraggio e tutoraggio psicologico presso i Centri di Formazione Permanente U18 e presso l’Accademia Nazionale “Ivan Francescato” di Parma.

3) In relazione al processo penale che vede coinvolti dirigenti e tecnici della Società Fiumicino Rugby, a breve tempo si svolgerà il giudizio presso il Tribunale Federale e, per quanto attiene i procedimenti pendenti presso l’autorità giudiziaria faranno il loro corso.

4) Prendiamo atto delle affermazioni del “Corriere della Sera” circa l’esistenza di un conflitto in corso tra la Procura Generale dello Sport e gli organi di giustizia federali, evidenziando l’assenza assoluta di elementi a supporto di tale rappresentazione.

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