Intervenuto ai microfoni di Radio Anch’io lo Sport, Gianni Malagò ha svelato le impressioni del Cio davanti a quanto accaduto in Italia per Roma 2024
“Ho preso un impegno con il presidente del Cio Bach, che era a Roma la scorsa settimana, e nel raccontarci l’anomala situazione della città di Roma mi ha chiesto di aspettare a fare comunicazioni ufficiali dopo il convegno in Vaticano, concluso venerdì. Poi sabato c’è stato un super incontro a Losanna sull’annoso e molto complesso problema del doping. Prima di domattina non posso aggiungere altro“.
Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ai microfoni di ‘Radio Anch’io lo Sport‘ su Radiouno, parlando della candidatura di Roma per i Giochi Estivi del 2024, bloccata dal Comune capitolino guidato ora dal sindaco pentastellato e di cui si parlerà domani al Foro Italico in una conferenza stampa che si preannuncia ‘risolutiva’. “Il Cio, come interlocutore, ha e deve avere solo il Comitato Olimpico, e qualsiasi atto ed elemento ufficiale, per arrivare ad una candidatura forte, deve avere tutte le gambe del tavolo: se ne manca una, non è più forte – sottolinea Malagò – col Cio si è creata una situazione non certo positiva per lo sport italiano: si ritrova spiazzato rispetto a quanto successo e se tutto questo non fosse capitato, ho fondati motivi per dire che ce l’avremmo fatta, anche se pubblicamente dicevo che tutte (le altre sono Parigi, Los Angeles e Budapest, ndr) avevano il 25% di possibilità.
Il Governo, dal primo giorno, è stato sempre molto chiaro, leale e diretto, ma su questo tema nessuno ha mai cambiato idea, salvo il Comune che ha cambiato amministrazione – prosegue il numero uno dello sport italiano – se siamo in questa atipicissima situazione tutta italiana, è perchè siamo partiti con un equipaggio e con tutte le caselle a posto e, cambiando l’amministrazione, ci siamo ritrovati in uno scenario imprevedibile“. (ITALPRESS)