Rudy Gay sembra pronto a vivere una stagione da ‘prigioniero’ con la maglia dei Kings: la dirigenza di Sacramento non intende accettare la richiesta di cessione del ragazzo
Rudy Gay – Kings, la vicenda – Messe da parte (temporaneamente) le grane legate a DeMarcus Cousins e la sua ingombrante personalità, i Sacramento Kings hanno un nuovo problema da affrontare: i mal di pancia di Rudy Gay. La diatriba fra l’ala piccola e la società si basa sulla volonta di Gay di cambiare aria, negata dalla dirigenza dei kings che lo considera il secondo giocatore più forte della squadra dopo Cousins. Rudy Gay si è dunque cucito addosso il ruolo di ‘separato in casa’.
Rudy Gay -Kings, il messaggio sulle sua ‘condizione’ – In un’intervista ad ESPN, Gay ha spiegato: “mi alleno fisicamente e mentalmente per scendere in campo e dare il massimo. Ma non ho scelta. Sono obbligato a stare qui, a giocare coi Kings. Il resto è fuori dal mio controllo: le speculazioni su un mio addio ovviamente mi riguardano ma non dipendono da me. Cerco di rimanere focalizzato sul presente, di dare il massimo anche nel rapporto con i miei compagni, come se dovessi rimanere qui fino a fine stagione. Non voglio la reputazione del giocatore lamentoso che cerca sempre di essere tradato nei momenti difficili. Quindi cerco di vivere alla giornata e di non dare pensieri ai miei compagni. Le cose funzionano così in questa Lega”.