Moto3, Bulega si racconta: “la prima volta che ho incontrato Valentino? Vi svelo come ho reagito”

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Nicolò Bulega ci svela il suo ingresso alla VR46 Riders Academy, ecco come è andato il primo incontro con Valentino Rossi

Primo anno nel motomondiale e subito spettacolo per Nicolò Bulega che, di settimana in settimana, non smette di stupire. Ancora nessuna vittoria per il pilota italiano, ma un ottimo quinto posto nella classifica mondiale che, a quattro gare dalla fine, può essere ancora migliorato.

LaPresse/EFE
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Il prossimo anno dovrà essere quello della definitiva consacrazione, dove Bulega dovrà puntare senza remore al titolo. Intanto, il 16enne si gode questi momenti, svelando a Speedweek.com i retroscena della sua carriera: “quando avevo otto mesi, ero seduto su una bici elettrica, ma il perché non me lo ricordo. A tre anni ho iniziato col kart. Un anno dopo stavo guidando minimoto, a sette anni ho corso la mia prima gara con le Mini GP. Queste moto sono disponibili con 50, 70 e 80 cc, ma ho guidato solo il 50cc. Poi ho guidato un motore di 125 cc con 35 CV nel campionato pre-GP. Nel 2013 è ho esordito nel Campionato del Mondo Junior con una Moto3. Finora sono stato in grado di vincere in qualsiasi campionato”.

rossi e bulegaSul suo ingresso alla VR46 Riders Academy, Bulega svela: “Graziano ha detto a mio padre: ‘Vieni con Nicolò al ranch, e io lo presenterò a Valentino’. Ero incredibilmente nervoso. Ma non è andata male, anche se la prima volta il percorso al ranch è molto difficile. Valentino è rimasto in quel momento con me. In precedenza non lo avrei mai immaginato. E’ stato incredibile. Dopo sono entrato nell’Academy. Era il novembre 2013. E’ stato come un sogno, in realtà è ancora un sogno per me. Credo davvero che sia la migliore formazione per me, quando sono al ranch ingaggio sempre grandi battaglie, come nella classe Moto3. Tutti i piloti vogliono vincere, quindi non è solo un esercizio, ma anche una vera e propria gara. Ciò rende migliore la formazione. Ti alleni e resti molto concentrato. Questo è molto importante”.

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