Aglianese, che amarezza: no a stadio intitolato all’ispettore Raciti, ecco i motivi

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I  tifosi dell’Aglienese protestano contro l’intitolazione del loro stadio all’ispettore Raciti, morto a Catania nel 2007

small_110628-145534_bas40207var_0032Aglianese, no a stadio Raciti – I tifosi dell’Aglianese, squadra che milita in Promozione toscana hanno annunciato che domani, in occasione del derby in casa del Quarrata Olimpia, non sanno all’interno dello stadio “Filippo Raciti” a sostenere la squadra del cuore. Il motivo della protesta in una nota: “Non condividiamo l’intitolazione a Filippo Raciti (ispettore di polizia morto il 2 febbraio 2007 negli scontri dopo il derby Catania-Palermo, ndr), perché  pensiamo che sul fatto accaduto quella notte sia stata coperta molta verita'”. Sull’argomento arriva il commento del Capo della Polizia, Franco Gabrielli, che su Twitter spiega: “Dolore e grande amarezza per contestazione ultras Aglianese a intitolazione stadio ispettore Raciti morto a Catania nel 2007 – scrive Gabrielli -. Un atteggiamento di alcuni che dimostra totale mancanza di condivisione dei valori essenziali del vivere civile. Sorprende che nulla o poco si è detto per stigmatizzare questi atteggiamenti che fanno solo male a calcio e a parte sana delle tifoserie“.

 

small_110628-145533_bas40207var_0031Aglianese, no a stadio Raciti – “Con grande dolore apprendo della provocazione di alcuni tifosi dell’A glianese calcio che domenica, in occasione del derby di promozione in casa del Quarrata Olimpia, diserteranno lo stadio ‘Filippo Raciti’ con l’intenzione di rimanerne all’esterno in quanto contrari all’intitolazione dell’impianto sportivo all’ispettore di polizia morto nel 2007 a Catania“, puntualizza sul suo profilo twitter, il Capo della Polizia, Franco Gabrielli. “Atteggiamenti e parole – aggiunge – che provocano amarezza dimostrando la totale mancanza di condivisione dei valori essenziali del vivere civile. In un momento storico in cui si cerca di valorizzare la parte sana dello sport, di avvicinare famiglie e bambini al mondo del calcio e si aspira ad esaltare i valori piu’ nobili delle competizioni agonistiche, non può essere consentito che isolate tifoserie insultino la memoria di chi ha dato la vita per questo paese. Sorprende, altresi’, che nulla o poco e’ stato detto per stigmatizzare questi atteggiamenti che fanno solo male al calcio e alla parte sana delle tifoserie. Prese di posizione, quelle annunciate dagli ultras dell’Agliana, che non verranno in alcun modo tollerate. Non puo’ essere, infatti, consentita la preannunciata manifestazione esterna al complesso sportivo ed i responsabili di eventuali atti di illegalità verranno perseguiti ai sensi di legge“. (ITALPRESS).

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