Dopo lo scandalo ‘Fancy bears’, Lewis Hamilton ha svelato come i controlli antidoping esistano anche in Formula 1
Non passa giorno in cui non si senta parlare di scandalo doping e provette alterate, accuse e insabbiamenti che rovinano sport bellissimi come per esempio ciclismo e atletica.
Il caos scoppiato in seguito alle rivelazioni del gruppo di hackers russi ‘Fancy Bears‘ ha gettato nuovamento nel panico lo sport mondiale, puntando l’attenzione sulle esenzioni terapeutiche che tanto fanno discutere. Su questo discorso si è soffermato anche Lewis Hamilton, che ha svelato come i controlli antidoping esistano anche in F.1: “può capitare 3-4 volte a stagione oppure in tutti i GP, noi piloti dobbiamo seguire un protocollo medico approvato e siamo tenuti a comunicare ogni giorno dove ci troviamo. Non credo che un pilota possa avere aiuti per migliorare le prestazioni – conclude Hamilton – però è intrusivo per la privacy“.