Le sensazioni di Gabriele Detti prima del suo esordio olimpico nei 400 stile libero
Si sono finalmente aperte le danze delle Olimpiadi di Rio 2016. Dopo la cerimonia d’apertura di ieri allo Stadio Maracanà di Rio de Janeiro, sono iniziate nel pomeriggio italiano tantissime sfide, alcune delle quali assegneranno già le prime preziose medaglie.
Tra queste, ci sarà anche la gara dei 400 stile libero di nuoto, col nostro Gabriele Detti. A breve ci sarà la batteria, mentre nella notte italiana sarà il turno della finale.
“Mi gioco qualcosa di importante: ma prima di tutto voglio la finale, poi si vedrà“, ha dichiarato l’azzurro in un’intervista a La Gazzetta dello Sport.
“Guardo solo a me stesso, hanno due gambe, due braccia come me. Il coreano è un signor avversario che a 18 anni ha vinto l’oro a Pechino, non ho mai odiato nessuno solo perché si è dopato come il cinese, io penso alla mia grande stagione, sono sceso 3 volte a 3’43” e voglio andare più forte. C’è solo un po’ di ansia: 4 anni fa a Londra avevo 17 anni, il mio primo ricordo fu sul blocco, m’inquadrarono sul maxi schermo mentre fischiavano l’a-posto e pensai “dove sono andato a finire”. Non lo dimenticherò mai. Erano i 1500”, ha aggiunto Detti alla vigilia del suo esordio.
“Spero di accendermi subito per regalare una grande soddisfazione, altrimenti torno a testa bassa, penserò alla 4×200 e ai 1500″, ha continuato l’azzurro che se se vincerà una medaglia “mi prendo una casa, ma dove c’è il mare!“.
“Spero di uscire dal primo giorno di gara come la persona più felice del mondo. Devo cercare di batterne più possibile: se ne batto 5 è fatta. Spero siano notti bellissime, ricordo quando mi alzavo io all’alba per vedere Paltrinieri e la Pellegrini a Shanghai nel 2011. So che sulle spiagge italiane c’è tanta voglia di nuoto, peccato che gli orari non sono da grandissimo ascolto. Ma faremo divertire, di questo sono certo“, ha concluso il giovane campione di nuoto.