Francesco Pancani e Silvio Martinello hanno commentato la gara olimpica di ciclismo in linea a petto nudo e dentro una postazione di cartone
Se vi immaginavate porte scorrevoli e postazioni all’ultimo grido per commentare la gara olimpica di ciclismo in linea, vi sbagliavate di grosso.
L’avventura della coppia di telecronisti, incaricati dalla Rai di commentare le gesta di Nibali e Aru, è tutta da ridere e non può passare inosservata. Il sole di Copacabana brucia sul percorso brasiliano, i corridori sono già pronti per affrontare una gara durissima che mette alla prova fisico e nervi. Poco più in là, una lunga schiera di giornalisti attende di raccontare quello che sarà l’evento del giorno, la prova in linea olimpica con numerosi campioni pronti a darsi battaglia. Aria condizionata? Assente. Ventilatori? Nemmeno l’ombra. Allora per la coppia Rai Francesco Pancani e Silvio Martinello è ora di passare all’azione. Via la maglietta, ombrello aperto sulle teste ormai accaldate, e scatola di cartone per ripararsi da… occhi indiscreti. La gara può cominciare, la sauna pure, per il duo Rai inizia una lunga sudata che si completerà dopo parecchie ore, trascorse a lamentarsi in diretta della situazione alquanto al limite vissuta a Copacabana. “Se vedeste in che condizioni siamo…” il grido di aiuto lanciato dai due, purtroppo il caldo la fa da padrone, la prossima volta andrà meglio, magari portando un ventilatore portatile che non fa mai male.