Cessione Milan che torna a far discutere: smentite le voci di trattativa saltata, adesso è Fininvest a ‘dirigere’ le operazioni
Cessione Milan, ore caldissime – Annunci, smentite, rassicurazioni e nuova strategia già in atto. Cessione Milan che nelle ultime 24 ore ha ‘attraversato’ momenti davvero intensi, ad iniziare dall’annuncio shock arrivato dalla Cina: “trattativa saltata, il consorzio orientale ha fatto sapere che non è più interessato al club”. Tutto falso, o almeno così rassicurano Gancikoff e Sal Galatioto, advisor dell’operazione. Ma qual è la situazione allo stato attuale dei fatti? Di certo qualcosa nelle ultime settimane non è andata per il verso giusto: il passaggio dall’80% al 100% delle quote del club ha fatto sì che tutti i contratti venissero riscritti, operazione che ha fatto dilatare i tempi.
Cessione Milan, rallentamento cinese – Un ‘particolare’ che non sembra dispiacere ai cinesi: così facendo il loro impegno sul mercato estivo risulterebbe compromesso e la nuova proprietà sarebbe ben felice di iniziare ad operare da gennaio dopo il ricambio dirigenziale che hanno giù in mente. Poca fiducia nell’operato di Galliani, ma non solo. Qualche altro problema legato all’esportazione di capitali dalla Cina c’è stato, ma questo aspetto sembra ‘facilmente’ risolvibile grazie alla presenza del Governo di Pechino (seppur in maniera indiretta) nella cordata.
Cessione Milan, comanda Fininvest – Il retroscena importantissimo emerso nelle ultime ore, però, è un altro: a dettare la strategia (e i tempi) adesso è Fininvest. Lo scorso 15 luglio è scaduta l’esclusiva con il consorzio orientale e la holding della famiglia Berlusconi ha sì dato priorità a Galatioto e company, ma allo stesso tempo ha fatto sapere di aver già ricevuto due nuove proposte da altrettanti gruppi. Una situazione che ha messo pressione ai cinesi mettendoli quasi spalle al muro. O quantomeno ‘costringendoli’ all’accelerata, chissà magari decisiva: il 16 agosto infatti è un giorno da cerchiare in rosso, quello in cui potrebbe essere siglato l’accordo preliminare di una trattativa davvero infinita. E che adesso ‘comanda’ Fininvest.