Caso Schwazer: il Tribunale Nazionale si chiama fuori, l’atleta verrà giudicato dalla IAAF

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Il Tribunale Nazionale Antidoping di Nado Italia riferisce attraverso un comunicato che l’organo competente per giudicare il caso Schwazer è la IAAF

Non è il Tribunale Nazionale Antidoping di Nado Italia, bensì la Iaaf ovvero il Tas di Losanna l’organo competente a cui presentare istanza per ottenere giudizio immediato per l’annullamento della sospensione cautelare irrogata dalla IAAF in data 8 luglio 2016 per Alex Schwazer.

LaPresse/Daniele Montigiani
LaPresse/Daniele Montigiani

E’ quanto si legge in un comunicato Nado Italia. “La difesa dell’atleta Alex Schwazer in data 11 luglio 2016 ha presentato dinanzi alla seconda sezione del Tribunale Nazionale Antidoping di NADO Italia istanza per ottenere giudizio immediato per l’annullamento della sospensione cautelare irrogata dalla IAAF in data 8 luglio 2016“, si legge nella nota.

LaPresse/Vincenzo Livieri
LaPresse/Vincenzo Livieri

Nella stessa giornata è stato rappresentato alla difesa dell’atleta da parte del Presidente della seconda sezione del TNA che il giudizio proposto non era ammissibile dinanzi al Giudice Nazionale e che l’unica competenza era esclusivamente affidata alla IAAF ovvero al TAS di Losanna“.

Lapresse/Giorgio Perottino
Lapresse/Giorgio Perottino

Ad ulteriore replica della difesa, il Presidente della seconda sezione del TNA ha ribadito tale posizione. In sostanza, alla luce del codice WADA e delle IAAF Rules, si precisa: il provvedimento di sospensione cautelare può essere impugnato solo se l’atleta dimostra che la violazione è probabile conseguenza dell’assunzione di un prodotto contaminato e solo dinanzi alla IAAF o al TAS di Losanna; il provvedimento di sospensione cautelare non può essere in nessun caso impugnato dinanzi al Giudice Nazionale; il Giudice Nazionale può essere adito soltanto per il giudizio di merito, che deve comunque concludersi entro il termine di due mesi. I vincoli procedurali sopra indicati – si legge ancora- sono stati ulteriormente chiariti alla difesa dell’atleta che però non ha ancora comunicato alla Procura Nazionale Antidoping di NADO Italia la scelta della procedura che intende avviare“. (ITALPRESS).

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