Caso Schwazer, Giomi spiega: “la tesi della bistecca non è una tesi difensiva”

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Alfio Giomi, presidente della Fidal, torna sul caso Schwazer, sulla tesi della bistecca e sul no della Iaaf sulle controanalisi

Abbiamo già espresso il nostro pensiero nel comunicato del Consiglio federale e non abbiamo nulla da aggiungere su Alex Schwazer, anche perchè oggi non voglio togliere spazio ai 75 atleti che stanno andando agli Europei di Amsterdam. Sorpreso dalla tesi difensiva della bistecca? Non è una tesi difensiva“.

Pasquale Carbone - LaPresse
Pasquale Carbone – LaPresse

Queste le parole del presidente della Federazione italiana atletica leggera, Alfio Giomi, sulla nuova, presunta positività di Schwazer e sull’ipotesi, avanzata dall’avvocato del marciatore altoatesino, che la causa possa essere una bistecca mangiata l’ultimo giorno dello scorso anno dall’atleta. “Non ho nulla da aggiungere – ha dichiarato il numero uno della Fidal a margine della presentazione della squadra italiana per gli Europei di Amsterdam – Io credo che la Federazione tutto quello che doveva dire l’abbia detto. La Iaaf non ha acconsentito ad anticipare le controanalisi del marciatore? Non so nulla. Tutti i giorni cerchiamo di capire quello che i media tirano fuori, perchè sono al corrente di tanti aspetti che la Federazione non conosce. E’ una vicenda troppo complessa e troppo in itinere per esprimere qualsiasi parere. E poi ribadisco, oggi preferisco non farlo perchè voglio parlare di questi ragazzi e dell’atletica che tutti i giorni viviamo e merita di essere seguita“. (ITALPRESS).

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