Fabrizio Donato, insieme a Nicola Vizzoni, ha incontrato la selezione azzurra di marcia che parteciperà ai Mondiali di Roma per spegnere le polemiche sul caso Schwazer
Un momento di confronto inatteso, alla vigilia del Mondiale di marcia a squadre. Ieri sera la squadra azzurra, riunita a Roma a poche ore dalla rassegna iridata, ha ricevuto la visita di due colleghi “speciali”: Fabrizio Donato e Nicola Vizzoni, il bronzo di Londra del salto triplo e l’argento di Sydney del martello, che hanno voluto condividere l’attesa per l’impegno di sabato e domenica.
E soprattutto, dimostrare concretamente la coesione dell’atletica italiana, in una fase contrassegnata da polemiche aspre. Terminata la parte più istituzionale, gli atleti sono rimasti da soli, per una riunione coordinata anche dai due capitani di questa selezione, Marco De Luca ed Elisa Rigaudo. Oltre mezz’ora a porte chiuse, sintetizzata poi cosi’ dai protagonisti. “Da parte nostra – le parole di Donato – abbiamo sentito il bisogno di agire, e quindi, dopo un paio di telefonate con Nicola, e dopo aver ottenuto il via libera dalla Federazione, abbiamo voluto fare essenzialmente due cose. La prima, dimostrare ai ragazzi che siamo con loro, e che vogliamo condividere il percorso, anche emotivo, verso questa manifestazione. La seconda, farci portatori di un messaggio, rivolto essenzialmente al mondo che ci circonda: abbassiamo i toni, torniamo a parlare solo di atletica leggera“.