Giro d’Italia 2016, personaggi a due ruote: Andy Warhol

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In vista del Giro d’Italia 2016 conosciamo meglio i personaggi dello spettacolo amanti delle due ruote: Andy Warhol

Andy ha preso la vita quotidiana e l’ha trasformata in arte. Facile, potrebbe dire qualcuno. Peccato nessuno lo avesse mai fatto prima, e nessuno lo abbia saputo fare come lui, nemmeno dopo. Andy Warhol, quello dei quadri in cui i ritratti vengono replicati e colorati, quello dei film di tre ore sempre con la stessa inquadratura, quello della Factory di New York, quello che è diventato icona pop lavorando con le icone pop sulle icone pop. Andy Warhol e la Coca Cola, Andy Warhol e L’Ultima Cena, Andy Warhol e Liz Taylor, Andy Warhol e la zuppa Campbell’s, Andy Warhol e Brillo. Andy Warhol, controcorrente presenza dell’intellighenzia artistica niuiorchese, per spostarsi nella più frenetica metropoli degli anni 70, usava la bicicletta. Una classica, semplice, silenziosa bicicletta. Una normale ed essenziale scultura in movimento chiamata bicicletta. Era la bici di Warhol. E come un bimbo innocente che teme il furto del suo gioiello a due ruote che gli permette gli spostamenti necessari, Andy legava la sua amata bici al palo della luce. Di quella luce che a New York non si spegna mai. Nemmeno adesso che Andy non c’è più.

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