Diego Ulissi: un tatuaggio che non vale la tappa

SportFair

Il tatuaggio di Ulissi non è certamente all’altezza della sua vittoria di tappa di ieri!

Impossible is…Nothing. Questo è scritto sul braccio di Diego Ulissi, vincitore di tappa ieri al Giro. È un tatuaggio. Un brutto tatuaggio. Davvero. Non si può vedere. Non sappiamo chi sia stato a commettere un tale scempio sulla pelle di Diego Ulissi, ma il suo tatuaggio non ha proprio niente che possa essere salvato.

LaPresse/Fabio Ferrari
LaPresse/Fabio Ferrari

È un tatuaggio brutto, fatto male, senza professionalità. Zeppo di inutili e sbagliati arzigogoli, curvo nella scritta, con le maiuscole messe anche dove non ci vanno (dopo i puntini di sospensione non si riprende con la maiuscola…!), e con un carattere impossibile da catalogare. Perché, Diego, un tatuaggio così brutto, a fronte di una vittoria di tappa così bella? Ieri, a 9 chilometri dall’arrivo, Ulissi si è involato sulla pendenza del 18%, andandosene, solo, alla meta. Il livornese ha regalato emozione e tensione. Gli ultimi mille metri sono sembrati eterni, e il traguardo sempre troppo lontano. Alla fine, però, regalando una gioia a chi ama il ciclismo, Diego Ulissi ha vinto. Strameritando. Il problema è arrivato quando, vittorioso, ha alzato le braccia al cielo. Mostrando a tutti quell’orribile segno sul braccio. Inguardabile. Diego, devi farci una promessa: il prossimo tatuaggio che farai dovrà essere all’altezza della bellezza di questa tua vittoria a Praia a Mare.

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