Regata stregata: è tragedia
Non ce l’ha fatta Sara Young velista londinese che a bordo della Ichorcoal partecipava alla “Clipper round the world yacht race” una regata di 40000 miglia marine lunga e difficile. Si affrontava la nona delle quattordici tappe previste quando la vittima, quarant’enne appassionata di sport estremi e con una vasta esperienza in materia di regate è stata stato colpita con violenza da un onda che si è abbattuta sul ponte trascinandola via. Caduta di schiena è scivolata sotto le draglie di protezione finendo in mare. Nonostante i soccorsi siano stati tempestivi l’equipaggio ha dovuto fare i conti con il mare burrascoso e un vento che soffiava oltre i 40 nodi . Il corpo è stato recuperato dopo circa un’ora e mezza di ricerche. La causa della morte non sono ancora molto chiare.
Si tratta del secondo incidente mortale che si verifica su Ichorcoal dall’inizio della regata: lo scorso settembre Andrew Ashman, infermiere inglese, durante un operazione di boordo è stato colpito da un boma ( una trave in alluminio che sostiene la base della randa) e non si è più ripreso.
«Sono profondamente addolorato: Sarah era una velista brava ed entusiasta, ben voluta da tutto l’ambiente. La sicurezza in mare rimane la nostra massima priorità», afferma uno dei velisti inglesi più conosciuti. La regata vent’anni fa per iniziativa di uno dei velisti inglesi più conosciuto e tra gli organizzatori della stessa, Robin Knox-Johnston “La gara esiste da 20 anni e questo è il secondo incidente mortale nella sua storia”.
Purtroppo nessuno può scegliere quando e come venire al mondo e tantomeno come andarsene. Sara adorava il mare e la navigazione. Sara come altri suoi colleghi e appassionati è andata via navigando mentre faceva qualcosa che amava, in un posto che amava.