La Juventus, la Cina e quella fame da Scudetto: Evra si racconta

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Il terzino sinistro francese, in scadenza di contratto con la Juventus, si racconta: dal futuro alla voglia di mettere in bacheca un altro Scudetto

LaPresse/Marco Alpozzi
LaPresse/Marco Alpozzi

A maggio spegnera’ 35 candeline ma ad appendere le scarpette al chiodo non ci pensa proprio. Intervistato da “L’Equipe”, Patrice Evra confessa ancora di non aver deciso cosa fara’ a fine stagione con la Juventus ma di certo il momento del ritiro non e’ ancora arrivato. Il suo contratto con i bianconeri scade a giugno, dalla societa’ e’ gia’ arrivata la proposta di rinnovo “ma non ho ancora deciso e non e’ questo il momento, c’e’ da vincere un campionato e una Coppa Italia. Quando sara’ il momento, ci siederemo a un tavolo e basteranno dieci minuti, che sia un si’ o un no. La Cina? L’Asia mi piace ma oggi voglio ancora sudare in allenamento e fare dei sacrifici per vincere altri titoli. Si dice che io sia arrogante ma negli ultimi dieci anni, a livello di rendimento, sono stato il piu’ costante nel mio ruolo. E se arriva lo scudetto con la Juve, sara’ il mio settimo campionato in dieci anni”. Ma anche di rinunciare alla nazionale francese non se ne parla. “Lascero’ i Bleus solo quando il mio Paese mi dira’ che non ha piu’ bisogno di me. Finche’ le gambe reggono, continuero’ a giocare“. “I miei esempi sono Zanetti, Giggs e Maldini, che si sono fermati a quarant’anni. Ho ancora tempo davanti. Poi, il giorno in cui vedro’ che in allenamento mi fanno ballare, smettero’“.

LaPresse/Marco Alpozzi
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Evra e’ tornato anche a parlare di quanto accaduto ai Mondiali sudafricani, all’ammutinamento che gli costo’ la fascia di capitano e l’esclusione dalla nazionale per diversi mesi. “Francamente non mi sono mai preoccupato della mia immagine, non mi importa di piacere o essere amato“, racconta. “L’unica cosa che potrebbe ferirmi e’ se qualcuno dice che non mi piace la maglia della Francia, perche’ questa maglia conta molto per me. Non ho vinto nulla col mio Paese e l’obiettivo, ora piu’ che mai, e’ vincere i prossimi Europei”. Ai quali la Francia potrebbe presentarsi senza Benzema e Valbuena per gli strascichi del caso del ricatto a luci rosse. “Non conosco la storia, il caso e’ ancora in corso ma, come ho gia’ detto, andare agli Europei senza di loro e’ come spararsi sui piedi. Ad ogni modo ho fiducia nel nostro gruppo, con o senza di loro”. (ITALPRESS)

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