Torna la F1: non dimentichiamo Schumi!

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Il tempo è la Formula 1 di Schumacher

Ieri il Circus della Formula 1 ha ricominciato a correre, sfrecciare, sfilare. Ieri le macchine hanno iniziato a rombare coi loro motori sul circuito di Melbourne, dando il via a un’annata di prove, gare, podi.

LaPresse/Xinhua
LaPresse/Xinhua

Ieri le rosse hanno combattuto, e rischiato di vincere, non fosse stato per quella bandiera, rossa anch’essa, che ha rimesso le carte in tavola, distribuendo stavolta le più fortunate alle Mercedes del solito duo. Ieri la Ferrari è tornata a far sognare i suoi tifosi, che sono tanti e ovunque. Ieri, chissà, se quegli stessi tifosi hanno rivolto un pensiero a Michael Schumacher, che il 29 dicembre del 2013 smise di correre e gareggiare, incontrando un letto dal quale non riesce più a separarsi. Fa venire i brividi pensare che siamo nel 2016 e che Michael ha sbattuto contro quella roccia nel 2013. Gli anni passano. Velocemente.

Michael-Schumacher-Ferrari-1996esordio con ferrariIl tempo è una Formula 1 sulla quale trascorriamo il Gran Premio della nostra vita. Il perché sia capitato a Michael tutto questo, è una domanda alla quale rispondere è difficile. Sappiamo e ricordiamo che Michael ha vinto tanto, che amava correre, che amava la velocità. Immaginarlo da così tanto tempo costretto in un letto, fermo, immobile, angoscia, turba, spaventa. Si vorrebbe non fosse vero. Si vorrebbe ci fosse una soluzione. Si vorrebbe.

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