Nazionale italiana: onore o errore?

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Renzo Ulivieri squarcia il velo e dice la verità sulla nostra Nazionale di calcio dopo l’addio di Conte

Erano le 23.00 circa di ieri, domenica 13 Marzo 2016, quando Renzo Ulivieri, presidente dell’Associazione Allenatori Calcio, si è reso artefice del più significativo lapsus freudiano commesso da un allenatore di calcio italiano. Nel rispondere a una domanda di Ivan Zazzaroni sulla futura scelta del nuovo (ennesimo) allenatore della Nazionale di Calcio Italiana, Ulivieri iniziava la risposta confondendo “errore” con “onore”, e dicendo questa frase: “allenare la Nazionale di calcio è un errore…scusate, un onore”. Ecco, nella differenza errore-onore è nascosto il pensiero di tutti (o quasi) gli allenatori italiani. Allenare la Nazionale si rivela, sempre e comunque, un errore. Chiedere, per ultimi, a Zoff, a Donadoni, a Conte. Sempre troppi problemi, con tutto e tutti. Sempre troppe esigenze da rispettare. La Nazionale viene sempre dopo. Sempre. La Nazionale non è più tale! In tempi non proprio recenti essere convocati in azzurro era motivo di pregio e orgoglio. Oggi è un problema. Infortuni. Tempo perso. Viaggi che stancano. Ecco quindi che allenare la Nazionale, come dimostrano gli esempi di cui sopra, da Onore si trasforma in Errore. Con buona pace di tifosi e cittadini italiani. Povera Patria.

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