L’ex designatore Bergamo su Rizzoli: “giornata nera. Sudditanza? Ecco il mio pensiero…”

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L’ex designatore Paolo Bergamo commenta la pessima prestazione dell’arbitro Rizzoli durante Torino-Juventus: ecco la sua opinione

LaPresse/Daniele Badolato
LaPresse/Daniele Badolato

“Rizzoli e’ il nostro arbitro di maggiore esperienza e puo’ capitargli una giornata meno felice, ma questo non può inficiare la sua carriera e nemmeno il campionato degli arbitri, che stanno andando molto bene“. Cosi’, ai microfoni di Radio Crc, l’ex designatore Paolo Bergamo, che assolve dunque la direzione arbitrale di Rizzoli nell’ultimo derby della Mole, contestata in primis da Ventura e dal Torino. “Non so perche’ Rizzoli non abbia ammonito Alex Sandro – ammette Bergamo, rimasto in passato invischiato nello scandalo di ‘Calciopoli’ – L’arbitro puo’ sbagliare come un giocatore, non credo che questo debba allarmare Napoli e Juventus che stanno disputando un campionato strepitoso. Napoli gode di massimo rispetto come le altre societa’, per cui sarei molto attento ma sicuro che le prestazioni saranno all’altezza. In Italia possiamo vantarci di arbitri come Rizzoli, Banti, Orsato, Mazzoleni che ce li invidiano in tutta Europa, ma poi una giornata nera puo’ capitare anche a loro”.

LaPresse/ valter Parisotto
LaPresse/ valter Parisotto

Sull’episodio Bonucci-Rizzoli: “Ho arbitrato spesso il Napoli di Maradona, ognuno ha il suo carattere e la sua maniera di arbitrare. Oggi e’ difficile dare un giudizio per un episodio, anche per me e’ difficile commentarlo perche’ i giocatori dovrebbero avere un comportamento corretto nei conforti dell’arbitro, ma volte si eccede e l’arbitro deve essere psicologicamente pronto. La sudditanza psicologica? Ci sono giocatori di grande personalita’ ed arbitri di grande personalita’ e ci sono momenti in cui non riesci a dare il meglio di te stesso“. Sull’introduzione della moviola: “I mezzi tecnici nel futuro saranno indispensabili, ma dovremo essere pronti ad accettare situazioni che possono far male ugualmente perche’ non sara’ facile stabilire con certezza quanto avvenuto in campo anche attraverso le immagini. Risolveremo tutto quando la cultura calcistica sara’ piu’ matura e meno tendente al complotto“. (ITALPRESS)

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