Il Conte azzurro-blues non piace!

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L’allenatore con la testa a Londra non può essere efficace per l’Italia Nazionale

La differenza c’è, eccome. Chissà perché ci vogliono convincere che andare agli Europei con un allenatore già destinato ad altro lavoro, altra squadra, altra patria, è la stessa cosa che andare agli Europei con un allenatore convinto della sua missione di coach della Nazionale azzurra. La differenza, signore e signori, c’è, eccome!

LaPresse/Reuters
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Avete mai provato a lavorare con un capo che sapete già, da voci di corridoio, essere in partenza per un altro posto di lavoro? Chi dei “sottoposti” darà mai il massimo, se il capo non è più davvero “capo”, ma soltanto un capo di facciata, in transizione? Sarà capitato a chiunque di voi di avere un allenatore che annuncia, nello spogliatoio, “il prossimo anno non sarò più il vostro allenatore”. Bene: il momento dopo questa persona è “invisibile” agli occhi dei giocatori; il solo argomento, sotto le docce, fra i giocatori, è: “chi sarà il prossimo?

LaPresse/Jennifer Lorenzini
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E la mente di tutti i calciatori è già concentrata sul fare bella figura con il futuro allenatore. Le energie del singolo calciatore sono spese, dal momento dell’addio, solo a riflettere sul “chissà chi verrà” e “chissà se gli andrò bene”. Noi italiani siamo fatti così. Inutile credere nel miracolo.

LaPresse/Jennifer Lorenzini
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Se con un allenatore “fisso” al suo posto per anni il giocatore dà il 130% del suo impegno, con un allenatore in bilico o addirittura già destinato altrove, il giocatore dà il 70% del suo impegno. E se deve mettere una gamba in un contrasto, sicuramente preferisce preservarla integra ed efficace per fare bella mostra di sé con l’allenatore che verrà. Chi di voi rischierebbe una gamba in un takle per un allenatore che sapete già smetterà di allenarvi per andare in Inghilterra? Rischierebbe solo chi avesse una possibilità di essere portato, nel pacchetto allenatore-staff, in Inghilterra. Il resto della ciurma, tirerebbe a campare. Come siamo soliti fare. Nessuna eccezione. Nessuno escluso. Ecco perché questo Conte azzurro-blues ci dà fastidio, non ci piace assolutamente, e riteniamo sia controproducente per tutto il calcio italiano. Ripetiamo: Italiano.

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