Conte: dalle parole ai fatti

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Le richieste ai giocatori e le promesse mancate dell’ormai ex- C.T. azzurro

Antonio Conte, coi suoi giocatori, fu chiaro sin dall’inizio: “sarò fermo!”. Peccato che, alla resa dei conti, Antonio Conte, fermo, non lo sia stato per nulla. Tant’è che, dopo aver fatto due conti, ha accettato la ben remunerata offerta del Chelsea, tradendo così madrepatria Italia. Così, il C.T., abbandona la Nazionale Azzurra senza affrontare i Mondiali. Conte aveva detto: “mi serve gente leale, in campo”.

LaPresse/Reuters
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Bene. Fossimo nei suoi giocatori, oggi, chiederemmo al Mister altrettanta lealtà e coerenza. Per la prima volta nella storia del calcio italiano, la Nazionale affronterà una competizione sapendo che, a causa della scelta di Conte, comunque vada, il suo allenatore la abbandonerà. Fulgido esempio di fuga per il danaro, questo C.T. ha preteso doti che non è stato all’altezza di contraccambiare. Almeno così a noi sembra. Evidentemente i milioni e le sterline sono più importanti dell’orgoglio di guidare la squadra della Nazionale del proprio paese. Vengono in mente allenatori come Pozzo, come Bearzot. Altri tempi, è vero. Altri uomini, è sicuro. Altri allenatori, è certo. Cosa si può pensare di un uomo al quale non importa nulla del poter guidare gli Azzurri quattro volte campioni del mondo al prossimo mondiale?

LaPresse/Jennifer Lorenzini
LaPresse/Jennifer Lorenzini

Come si potrebbe spiegare a un giovane la totale mancanza di sentimento emotivo da parte di un allenatore che rinuncia alla sua Nazionale per una squadra d’oltremanica? Come esprimere a parole la preferenza data ai soldi da parte di un uomo che predica da anni l’importanza dell’attaccamento alla “maglia”? Antonio Conte è stato un bravissimo allenatore nel campionato italiano con la Juve. E tutti speriamo che faccia bene agli Europei. Per quanto riguarda storie di “valori”, “lealtà”, e “attaccamento alla maglia”, è tutto da rivedere. Alla voce: “attaccamento ai soldi in primis”. Purtroppo per noi sono questi i tempi che corrono. Anche in Nazionale.

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