Atletica, Alfio Giomi: “l’Italia non è coinvolta nel doping. Schwazer sulla strada giusta. Russia fuori da Rio”

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Al termine del progetto “Atletica è Salute” il numero 1 della Fidal, Alfio Giomi, è intervenuto sulla questione doping di Italia e Russia e sul caso Schwazer

gianmarco tamberiDopo l’oro mondiale di Tamberi, i nostri ragazzi si sono liberati dall’accusa del doping, la peggiore. Per noi è stata una vittoria dopo l’altra“. A parlare, a margine della presentazione del progetto “Atletica è Salute“, svoltasi oggi al Foro Italico, è il presidente della Fidal Alfio Giomi, soddisfatto non solo del successo iridato dell’altista marchigiano ma anche del proscioglimento di tanti azzurri prosciolti dall’accusa di aver eluso dei controlli antidoping nell’ambito dei procedimenti aperti in seguito all’indagine “Olimpia“, svolta dalla Procura della Repubblica di Bolzano ed agli esiti degli accertamenti in ambito sportivo. Eravamo sereni, sapevamo come stavano le cosespiega il numero uno della Federatletica – Eravamo anche preoccupati perchè c’era una vicenda giudiziaria in corso, siamo soddistatti. Ognuno ha fatto la sua parte e ora la strada è chiara per tutti. L’atletica italiana non è coinvolta nel doping: forse ci sono state delle leggerezze, ma questo l’avevo già detto mesi fa“.

Giorgio Perottino / LaPresse
Giorgio Perottino / LaPresse

Inevitabile un commento su Alex Schwazer, al lavoro dopo la squalifica per doping e desideroso, alla Coppa del Mondo di marcia a Roma (7-8 maggio), di strappare il pass per i Giochi di Rio. “Abbiamo visto un suo allenamento su un percorso dove si allena sempre e lo abbiamo valutato – prosegue Giomi, facendo riferimento al test ‘ufficiale’ svolto dall’altoatesino lo scorso 13 marzoL’atleta dimostra di essere sulla strada giusta per tornare quello del 2008 (quando vinse l’oro nella 50 km alle Olimpiadi di Pechino, ndr) ma sarà la strada a dire se è questa la realtà. Però siamo convinti che non ci sarà solo lui da seguire ma anche giovani meno conosciuti al grande pubblico che possono però rinverdire la marcia italiana“.

LaPresse
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A Schwazer – aggiunge – diamo il giusto peso, da presidente federale devo guardare a 360 gradi e allora non si può non ricordare, tra i nostri successi, che abbiamo avuto un aumento del 20% dei tesserati, passando dai 180.000 del 2012 ai 215.000 del 2016. A dimostrazione che il trend è quello giusto“. Sempre a proposito della Coppa del Mondo di marcia a Roma, ha fatto notizia la presenza di Giuseppe Fischetto, ‘grande accusatore’ di Schwazer nel processo penale di Bolzano, in qualità di delegato antidoping della Iaaf: “Fischetto, nell’ambito della Iaaf, ricopre un ruolo di primo piano e più volte è stato delegato antidoping. Che lo sia a Roma è solo una coincidenza, è una persona seria e professionale e non credo che ciò abbia alcun significato particolare: è normale che i due si incontrino di nuovo, ognuno nel suo ruolo“. Il rientro di Schwazer alle gare non è ben visto da molti compagni di nazionale, così come palesato anche nell’ultimo raduno di Fiuggi: “Ognuno ha il diritto di avere le sue idee ed i suoi sentimenti personali. L’impegno, però, deve essere finalizzato soltanto alla preparazione per Rio. Punto“.

Ricordato il gran lavoro, in chiave di lotta al doping, svolto dall’Italia e che nessuno atleta azzurro al momento è a rischio squalifica per aver eluso due controlli, Giomi dice la sua anche sulla possibilità che la Russia, sospesa dalla Iaaf per ‘doping sistematico‘, possa rientrare in tempo per le Olimpiadi di Rio: “sono contrario. Noi siamo attenti a tutto, in Russia invece, non per colpa solo dei dirigenti, non ci sono le condizioni per il rientro. Noi naturalmente non votiamo, però ci sembra che francamente la strada da dover percorrere sia un pò più lunga di quella che si pensa debba essere“. (ITALPRESS)

 

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