Valentino fa 37

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Quando il 46 arriva ai 37

Che dire di Valentino Rossi che non sia già stato detto, ripetuto, ritritato? E chi lo sa? Ma oggi è un giorno speciale. E qualcosa, anche di banale, va detto. Bene. Partiamo con semplicità: Auguri, Campione!

valentino rossiBuon compleanno. Sembra incredibile che tu ne faccia già 37. La maggior parte dei comuni mortali alla tua età ha già smesso di praticare sport (se mai lo ha praticato) a livello agonistico. Non sono tanti gli esempi come il tuo. Ti ricordiamo bimbo, o quasi, con una simpatica faccia da birbante, con quegli occhi azzurri e curiosi, con quella voglia di cambiare le carte in tavola. Di qualunque cosa si trattasse. Motociclismo e non. Buon compleanno, Vale. Sono 37 primavere vissute al massimo, come diceva Vasco, tuo amico dal co-cognome. 37 anni con il motore sempre urlante, col cuore in impennata, con la moto di traverso. ValeRossi diventa più “vecchio”, si avvicina a quel numero 40 che ai maschi fa tanta paura. Eppure sembra che l’età non lo tocchi.

LaPresse/Reuters
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Lui, Vale, è pronto a ripartire. A rimettersi in sella. A ripiegare ancora in curva. Nella sua estrema sintesi, la dottoressa wikipedia lo descrive così: “Valentino Rossi (Urbino, 16 febbraio 1979) è un pilota motociclistico italiano. Tra i piloti più titolati del motociclismo in virtù dei nove titoli conquistati, è l’unico pilota nella storia del Motomondiale ad aver vinto il mondiale in quattro classi differenti: 125 (1), 250 (1), 500 (1) e MotoGP (6). Detiene inoltre il primato del numero di Gran Premi disputati consecutivamente nel mondiale di velocità, con 228 presenze. È proprietario dello SKY Racing Team VR46”.

valentino rossiE forse, ad aggiungere altro, si rischia di risultare noiosi, saccenti, inutili. Esiste per caso (e per davvero) un italiano che non conosca le gesta del cavaliere motociclistico più famoso del mondo? The Doctor, Il Dottore, questo il suo soprannome. Un dottore che la laurea se l’è guadagnata in pista, giro dopo giro, vittoria dopo vittoria, podio dopo podio, mondiale dopo mondiale. Dalle candele del motore, oggi passiamo alle candeline da spegnere. Ovunque tu sia, caro Valentino, a Tavullia, Londra, Ibiza, o chissà dove altro ancora, ti giungano i nostri migliori auguri di buon compleanno. Festeggia. Ricarica le pile. Brinda ai tuoi desideri ancora inespressi. Sappiamo che hai ancora qualche sogno. Qualche sassolino da toglierti dalle scarpe. Sappiamo che il poeta della moto che è in te avrà già pensato a come far scomparire le delusioni e le incazzature dell’anno scorso.

LaPresse/EFE
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Siamo sicuri che nonostante i ragazzini ispanici siano velocissimi, il tuo cervello sempre ben affilato avrà individuato in questo periodo di apparente riposo le armi giuste per annichilirli, domarli e vincerli. O almeno noi, tifosi tricolori, è questo che speriamo vivamente. Sei rimasto l’ultimo dei piloti di motociclismo che fa ripensare automaticamente ai grandi eroi del passato: Roberts, Lawson, Mamola, Schwantz, Rainey, Doohan, Spencer. Sei rimasto la sola ragione per cui molti uomini e molte donne, in tutto il mondo, seguono la MotoGP. Come fu per Tomba con lo sci, una volta che il ValeItaliano mollerà il colpo con la moto, è facile prevedere un tonfo catastrofico negli ascolti dei Gran Premi a due ruote.
Tavullia. GoKart. Minimoto. Apecar. Poi il successo. Poi la rivoluzione nelle premiazioni, che con te hanno vissuto una nuova stagione. Poi le vittorie. Poi i mondiali. Poi Biaggi. Poi Gibernau. Poi Lorenzo. Poi Stoner.
Poi Marquez.
Ecco. Si riparte da qui. Da Marquez. Da domani.
Per oggi, però, per te, solo tanti tanti tanti auguri.
Buon compleanno, amato Campione!
E, come sempre, gas a manetta!!!!!!!

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