Boban attacca Zaccheroni: “il suo calcio era assurdo. Albertini e Costacurta gli fecero cambiar modulo”

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Zvonimir Boban, oggi opinionista a Sky Sport, torna a parlare della stagione dello Scudetto con Zaccheroni: e per l’ex allenatore del Milan solo parole negative

Un particolare che emerge a distanza di diciassette anni. Che tra Zvonimir Boban, campione croato del Milan, e Alberto Zaccheroni non sia mai corso buon sangue era cosa nota da tempo. Ma Boban, oggi opinionista di spicco di Sky Sport, svela proprio all’emittente satellitare alcuni particolare inediti risalenti alla stagione 1998-1999, quella che si concluse con la vittoria dello Scudetto del Milan, che vide i rossoneri cambiare marcia grazie ad un cambio di modulo adottato nelle ultime sette gare della stagione. “Berlusconi già l’aveva pensato a Natale, venne e mi disse che dovevo fare il 10 e che tutte quelle palle alte per Bierhoff non erano il calcio che dovevamo fare.

Dissi – afferma Boban a Sky Sport – che non potevo entrare nel merito con l’allenatore. Dopo una partita furono Billy e Albertini che convinsero Zaccheroni. Una volta entrai e mi mise sulla destra, la prima palla che toccai fu sull’out sinistro, perché mi ero rotto di quel gioco assurdo. Io trovo quel gioco assurdo come magari Zaccheroni trova il mio pensiero calcistico assurdo. Weah sulla fascia sinistra era un crimine. Non è una critica, era in buona fede. Dopo questa partita in cui andammo meglio, dove io giocai da trequartisti, Billy e Albertini dissero che si poteva giocare così. Lui disse che andava bene anche se non ci avrebbe portato da nessuna parte, ma proviamoci. E abbiamo vinto lo Scudetto”.

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