Scherma, Giorgio Scarso ha fiducia negli atleti azzurri ma “impossibile fare come Londra2012”

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Le previsioni di Giorgio Scarso, presidente della Federscherma, in vista delle Olimpiadi di Rio 2016

Il presidente della Federazione italiana di scherma aveva già rilasciato alcune dichiarazioni riguardanti la situazione della scherma italiana in ottica Olimpiadi alla recente Giunta del Coni che si è tenuta a Cortina d’Ampezzo qualche giorno fa. Giorgio Scarso poi, in un’intervista all’Adnkronos, ha poi ammesso di essere consapevole che a Rio non sarà possibile raggiungere lo stesso numero di medaglie conquistate nelle Olimpiadi precedenti: “ad Atene 2004, Pechino 2008 e Londra 2012 siamo sempre tornati a casa con 7 medaglie. Questa volta visto che mancheranno il fioretto a squadre femminile e la sciabola a squadre maschile sarà impossibile ottenere lo stesso bottino“, ha dichiarato il presidente della Federscherma. “Sono però convinto che tutti i nostri atleti che si qualificheranno a Rio saranno competitivi per andare a conquistare una medaglia, fermo restando che la concorrenza sarà davvero agguerrita. Non mi permetto di azzardare pronostici ma sono certo che onoreremo al meglio questo impegno“, ha aggiunto Giorgio Scarso.

La Presse/Gian Mattia D'Alberto
La Presse/Gian Mattia D’Alberto

Con il fioretto siamo a posto avendo conquistato il massimo dei pass possibili, siamo invece ancora in corsa con spada e sciabola. La situazione più difficile è quella della spada a squadre femminile, dove la concorrenza è molto cresciuta e purtroppo le nostre ragazze non stanno attraversando un momento eccellente di forma. Sarà decisiva la prossima gara di Coppa del Mondo a Buenos Aires, mancano pochi punti ma non sarà facile ottenerli fermo restando che le ragazze sono cariche e convinte di potercela fare. Incrociamo le dita e speriamo che imitino i maschi che sono già a Rio con una gara d’anticipo e che fino a qualche mese fa sembravano quasi eliminati. Infine la sciabola dove è ancora tutto in ballo sia a livello individuale per i ragazzi, sia a squadre per le donne. Siamo messi bene ma non c’è ancora la matematica a darci ragione.

LaPresse/Daniele Badolato
LaPresse/Daniele Badolato

Fra gli uomini Aldo Montano con la vittoria a Boston si è avvicinato molto a quella che sarebbe la sua quarta Olimpiade e poi speriamo di portare anche uno tra Diego Occhiuzzi e Luca Curatoli, anche con le donne non siamo messi male ma ci sono due tappe di Coppa del Mondo che saranno decisive e dove non possiamo sbagliare“, ha concluso Scarso.

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