Dal Chievo all’Hellas, Delneri torna in pista: “anima e cuore per il Verona. Promesso”

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Dopo l’esonero di Mandorlini, Riccardo Bigon ha scelto Delneri. L’allenatore ex Chievo è già carico: “con questa squadra ci salveremo”

Si dividono le strade di Andrea Mandorlini e l’Hellas Verona. Dopo cinque anni di gioie, tante, e delusioni, poche, è arrivato il momento più duro, quello dei saluti.

LaPresse/Enrico Locci
LaPresse/Enrico Locci

Al posto dell’allenatore di Ravenna ecco Gigi Delneri, artefice del miracolo Chievo e, adesso, protagonista sulla panchina dell’Hellas: “questa squadra ha dimostrato dei valori e non è cambiata molto rispetto all’anno scorso. Se c’erano prima, ci sono anche adesso. Dovrò lavorare soprattutto a livello psicologico, dovremo entrare nell’ottica di prenderci dei rischi e provare soprattutto a vincere le partite. Non lasceremo nulla di intentato per salvarci. Mandorlini ha fatto un grande lavoro, ma il calcio è fatto anche di questo. Dobbiamo dimostrare che quel che di buono ha fatto lui possiamo farlo anche noi. Il suo è stato un lavoro fantastico, Verona gli deve molto”. Una difesa da ricompattare e una fiducia da ricostruire, ecco da dove riparte Delneri: “non so come giocheremo. Può essere col 4-4-2 ma anche ancora col 4-3-3, questo gruppo ha convinzioni radicate ed io non voglio togliergliele subito.

LaPresse/Valerio Andreani
LaPresse/Valerio Andreani

La fase difensiva la farò io, il padrone deve far sentire la sua voce. Non puoi dire niente ad un tuo giocatore se non ti ha mai visto. Il livello di intensità deve salire, soprattutto con allenamenti più brevi ma più intensi. Parlerò con Toni, parlerò con Pazzini. Li ho avuti tutti e due, visivamente sembra che non possano giocare insieme e invece per me per certi piccoli aspetti sono un po’ diversi. E loro due insieme possono essere un fattore importante per questa squadra. A parte Toni e Pazzini c’è anche tanta altra gente di qualità. Penso a Viviani, a Sala, ad Hallfredsson. Ci sono giocatori esperti, dei nazionali, profili molto interessanti. Volevo rientrare nel calcio, il campo mi manca anche se in questi anni ho continuato ad aggiornarmi. E Verona è sempre stata la mia seconda città. Anima e cuore per il Verona. Promesso“.

Federico Tardito/Lapresse
Federico Tardito/Lapresse

Il passato è ormai alle spalle, ma i risultati di Andrea Mandorlini rimangono, come sottolinea Riccardo Bigon: “è stata una scelta difficile, ma abbiamo deciso di cambiare. L’esonero non era nella testa del club, abbiamo cercato di sostenere Mandorlini fino all’ultimo. Lo ringrazieremo sempre per quel che ha fatto, ma dovevamo portare qualcosa di nuovo e un entusiasmo che s’era perso. Torneremo sul mercato, rinforzeremo la rosa. Aspettiamo Natale però prima di capire che tipo di giocatori ci servono”.  

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