Moto Gp, Schwantz: “Rossi ha sbagliato, ma sospettoso il comportamento di Marquez”

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Kevin Schwantz divide le colpe tra Marquez e Rossi, uno ha sbagliato con le azioni l’altro con le parole

Kevin Schwantz, pilota motociclistico statunitense, vincitore nel 1993 della class2e 500 nel motomondiale ha voluto dire la sua su quanto accaduto in Moto Gp tra Valentino Rossi e Marc Marquez, in particolar modo sulle dichiarazioni/accuse lasciate dal pilota di Tavullia: “non ritengo che ci possa essere una prova di ciò che stava dicendo al riguardo del GP d’Australia. Penso che Marc fosse nel giusto, e ha avuto bisogno di proteggere le gomme sino a quel punto della gara – ha dichiarato ai microfoni di Motorsport –. Ma le sue dichiarazioni sono state l’appiglio perfetto per Marc, che avrà pensato: “Ok, allora ti romperò le scatole questo fine settimana”.

LaPresse/REUTERS
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Se da una parte Schwantz “incolpa” Rossi, dall’altra ammette che anche Marquez ha sbagliato: “Marc non era completamente senza colpa, perché se tu vai a contatto per due volte nella stessa curva, è troppo rischioso, stai quasi chiedendo di essere buttato giù. Non penso che buttarlo giù fosse l’intenzione di Rossi, non penso l’abbia mandato per terra di proposito, ma alla fine è caduto. In queste situazioni, il direttore di gara deve fare qualcosa, e così quei tre punti di penalizzazione sono stati il minimo che potessero dargli. Ma lo hanno costretto a partire dall’ultima fila, perché aveva già un punto di penalità e quindi ha dovuto iniziare la corsa finale da dietro”.“Per me Marquez è andato al limite, la tabella dei giri mostra che stavano spingendo sia lui che Jorge. – ha continuato Schwantz – Certo che diventi sospettoso quando vedi Pedrosa che recupera sul duo di testa 2.4 secondi in 4 giri. E una volta arrivato dietro a Marc, lui è stato molto aggressivo. Ma si può pensare che possa averlo fatto proprio perché Pedrosa non era in lotta per il campionato, e poteva prendersi più rischi”. “Tutto quello che sappiamo – ha concluso l’ex pilota statunitense – è che la Honda non ha avuto niente da ridire sul loro pilota”.

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