Di Vaio spiega la svolta Bologna: “Donadoni comunica col gruppo, Rossi no”

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Marco Di Vaio, dirigente del Bologna, spiega il perché della svolta della formazione rossoblù dopo l’avvicendamento in panchina tra Rossi e Donadoni

LaPresse/Massimo Paolone
LaPresse/Massimo Paolone

Un cambio in panchina e la svolta sul campo. Casualità? A guardare i numeri non sembrerebbe proprio. Con Roberto Donadoni in panchina, infatti, il Bologna ha cambiato marcia: sei punti in due partite, cinque gol fatti e zero subiti. E l’obiettivo salvezza che solo fino a due settimane fa sembrava essere quasi compromesso, oggi è lì a portata di mano. “In passato ho avuto qualche approccio con la Roma ma non ce l’ho proprio fatta ad andare a Trigoria, mio padre mi ha cresciuto da laziale”, le parole di Marco Di Vaio al ‘Corriere di Bologna’. Il dirigente rossoblù ha poi espresso il proprio pensiero sul cambio in panchina. “A Delio Rossi è mancata la comunicazione col gruppo, prima contava solo in campo ora non più. Donadoni ha riconosciuto il lavoro di Rossi aggiungendo qualcosa di suo. E’ stato bravo nel comunicare alla squadra”.

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