La favola di Stefano Sensi, il 5 sulle spalle e le orme di Pirlo e Xavi da seguire

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Il centrocampista del Cesena fin da piccolo ha studiato Pirlo e Juninho su YouTube per imparare a tirare le punizioni. Adesso incanta a Cesena e lo segue il Sassuolo

Sognare in grande e far crescere il Cesena, roba da poco, vero?”. Copyright by Stefano Sensi da Urbino, un concentrato di classe e personalità tutti racchiusi in quel metro e sessantotto centimetri che lo rendono l’ennesimo erede di quel mostro italiano che di nome fa Andrea e di cognome Pirlo.

LaPresse/Massimo Paolone
LaPresse/Massimo Paolone

Passavo ore da piccolo a guardare su YouTube le punizioni di Pirlo e Juninho, ma il mio idolo è Xavi, un mito“, maestri niente male per crescere e migliorare le proprie qualità sui calci da fermo, vera e propria specialità di casa Sensi, visto che il primo gol in serie B è arrivato proprio su calcio piazzato: “si, anche se su rigore, e non nego che me la stavo facendo addosso“. Personalità da vendere, piedino educato e ottima visione di gioco, Sensi non lascia nulla al caso, nemmeno il numero di maglia: “sono nato il 5 agosto, in famiglia siamo 5 e i sensi sono 5, cosa avrei dovuto scegliere?“. Tante coincidenze ma un solo destino, quello di volare in alto nonostante la bassa statura, realizzare i sogni di una vita e scalare il calcio che conta. Tante società lo seguono, il Sassuolo guida la fila, Di Francesco non si lascia sfuggire nulla e già segue le orme di un ragazzo che ha tutto per essere un predestinato. Manca l’azzurro? Invece no, il ct dell’under 20 Chicco Evani ha già chiamato Stefano Sensi per consegnargli le chiavi del centrocampo dell’Italia nel torneo “Quattro Nazioni”. Piede brillante e testa sulle spalle, ama l’Nba e simpatizza per il Genoa, rapito dalle magie di Milito. Il futuro è nelle sue mani, Stefano Sensi non deve fare altro che allargare le braccia e afferrarlo, del resto con un cognome così, dovrebbe intuire quale dovrebbe essere il momento per farlo.

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