L’attaccante del Bournemouth si è dovuto fermare per una doppia lesione al ginocchio e al crociato, ma in questo caso la sfortuna non c’entra. A causare l’infortunio potrebbe essere stata, invece, la stregoneria
Dopo una strepitosa stagione vissuta con il Saint-Étienne, l’attaccante ivoriano Max Gradel in estate è passato al Bournemouth, ma per colpa di una doppia lesione al ginocchio e al crociato sarà costretto a stare fermo per sei mesi. Colpa della sfortuna? Macché. La sfortuna non c’entra nulla.
L’infortunio è una “punizione per aver abbandonato la famiglia che lo aveva aiutato” e – secondo una fonte in Costa d’Avorio – c’è di mezzo la “stregoneria”. A rendere nota l’incredibile storia è la stessa famiglia del giocatore. Inoltre qualche mese fa il “Sun” ha pubblicato un articolo in cui si parlava dei calciatori presunte vittime della stregoneria juju dei Paesi del Golfo di Guinea, fra cui Adebayor che ha accusato la famiglia di averlo bersagliato a causa di un litigio. Sarebbero inoltre diversi i giocatori africani che si rivolgono alla magia tradizionale per scacciare gli spiriti (così ha testimoniato Drogba sul compagno di nazionale Jean-Jacques Tizie), curarsi o farsi fare amuleti e fatture dai “juju men” che secondo il nigeriano dell’Olympiacos Brown Ideye (ex WBA) profittano di questi nuovi ricchi clienti.