“Giocare all’Arthur Ashe Stadium è speciale, non puoi non giocar bene”. Poi l’altoatesino indica il favorito: “se Nole arriva in semifinale, il favorito è sempre lui”
Non poteva fare molto di piu’, ma ci ha provato. Battere Novak Djokovic e’ gia’ un’impresa, in uno Slam poi e’ come scalare l’Everest con tanto di zavorra sulle spalle.
Prima di cedere a Djokovic, ha battuto il qualificato statunitense Tommy Paul e il russo Teymuraz Gabashvili: “contro Nole e’ difficile – sottolinea l’azzurro – soprattutto da fondo campo ti regala poco o nulla ed è difficile stargli dietro, mantenere il suo ritmo. Penso però di aver giocato un buon match contro il numero uno del circuito. Sicuramente meglio che nei due turni precedenti. Non avevo espresso un buon tennis, ma mi ero piaciuto per l’atteggiamento in campo“. Quindi indica il favorito del torneo: “Djokovic ha fatto fatica anche a Montreal e Cincinnati, ma poi se arriva in fondo, semifinale o finale. secondo me il favorito per il titolo e’ sempre lui“.