L’azzurro campione del mondo nei 1500 m torna con la mente al trionfo in Russia: “mi sarebbe piaciuto battere Sun Yang in acqua, ma gli assenti hanno sempre torto”
“Quella che si è conclusa è stata un’annata incredibile per me” sottolinea il 21enne carpigiano. “Ho cominciato con la vittoria ai mondiali in vasca corta a dicembre e poi l’ho conclusa con l’oro più importante, quello in vasca lunga, che era l’obiettivo principale. Aver fatto due grandi gare a Kazan, sia gli 800 dove sono arrivato secondo, sia i 1500 dove ho vinto mi ha dato una grande soddisfazione, perché ho visto realizzato il duro lavoro di un anno intero e ora si riparte con ancora più convinzione“. Da perfezionista quale è il primatista europeo, trova il pelo nell’uovo anche sul trionfo di Kazan. “A mente fredda mi restano due piccoli rammarici, il primo, che non è dipeso da me, è quello di non aver battuto in vasca il campione olimpico e recordman mondiale Sun Yang. Mi aveva battuto tre giorni prima negli 800 metri e poi non si è presentato al via nei 1500 ma, come si dice, gli assenti hanno sempre torto.
Probabilmente la sfida è solo rimandata al prossimo anno ai Giochi di Rio. Il secondo è il tempo che non mi ha soddisfatto tanto: la gara non è stata fatta alla perfezione, penso di valere meno di 14’39“. “A mente fredda penso che avrei potuto fare qualche secondo in meno diciamo un 14’35” -afferma Paltrinieri-. “Secondo me continuando a lavorare bene si può arrivare a fare quel tempo e magari anche un po’ meno. Con un crono simile penso si possa vincere ai Giochi perché Sun Yang non lo vedo nella forma che gli permise a Londra di fare 14’31”, anzi secondo me dovrà fare una scelta perché non potrà più nuotare ai massimi livelli 200, 400 e 1500 stile libero in una settimana che si prospetta massacrante e potrebbe scegliere di rinunciare o ai 200 o ai 1500. A me comunque questo non deve interessare, io devo continuare ad allenarmi al massimo e ad abbassare i miei tempi“.