Il comitato organizzatore di Tokyo 2020 ritira il logo dopo le accuse di plagio

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Una scelta obbligata quella del governatore Yoichi Masuzoe dopo le accuse arrivate dal designer belga Olivier Debie

Dopo le polemiche e le accuse di plagio ilComitato organizzatore dei Giochi olimpici di Tokyo 2020 hanno deciso di ritirare il logo ufficiale, a darne notizia è stato il governatore della città, Yoichi Masuzoe. La decisione arriva dopo le accuse del designer belga Olivier Debie secondo il quale il logo creato dal giapponeseKenjiro Sano, altro non è che una copia di quello da lui realizzato per il Teatro di Liegi.

loghi A far cambiare idea al Comitato di Tokyo 2020, che a più riprese ha difeso l’originalità del logo per i Giochi chiamando in causa una commissione apposita che per sei mesi ha lavorato al caso per certificare l’autenticità del logo, le ombre su Sano dopo la scoperta di altre accuse di plagio avanzate in passato sui suoi lavori. Quella sul simbolo dei Giochi è solo l’ultima grana per gli organizzatori delle seconde olimpiadi organizzate nella storia dalla metropoli giapponese. Nelle scorse settimane l’aumento esponenziale dei costi per la costruzione dello stadio olimpico, che sarebbero lievitati fino a 252 miliardi di yen, ha portato il primo ministro giapponese, Shinzo Abe, a porre un tetto di spesa fissato in 1.29 miliardi. Incertezza anche sui tempi di realizzazione dell’impianto con il ministro che si occupa della questione olimpiadi, Toshiaki Endo, che ha messo in forse i tempi di consegna fissati in precedenza per gennaio 2020.

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