Atletica: la Russia decide di non agire prima dei Mondiali di Pechino

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La Russia ha dichiarato che non agirà contro gli atleti coinvolti nella bufera doping che da giorni colpisce il mondo dell’atletica

Dopo le accuse legate alla diffusione del doping tra i suoi atleti di primo piano, la Federazione Atletica della Russia non intraprenderà azioni prima dei Mondiali di Pechino in programma a fine mese. Lo ha detto a Reuters il capo ad interim della federazione, Vadim Zelichenok. La Russia ‘guida’ la classifica dei valori anormali secondo l’inchiesta del quotidiano britannico Sunday Times e dell’emittente tedesca ARD/WDR, che hanno ottenuto l’accesso a migliaia di risultati dei test del sangue tra il 2001 e il 2012. “I giornalisti sono riusciti a mettere le mani sui risultati dei test in maniera illegale e questo materiale segreto è stato pubblicato dalla stampa“, ha detto Zelichenok, respingendo le accuse.”La Iaaf è molto preoccupata e condurrà un’indagine che potrebbe anche aprire ad un procedimento giudiziario“, ha aggiunto in un’intervista telefonica. “Noi non intraprenderemo alcuna azione prima dei Campionati del Mondo, che iniziano a Pechino il 22 agosto. Non saremo in grado di fare nulla prima di allora. La reputazione della Iaaf è in gioco e noi siamo un membro di questa organizzazione. Vedremo quello che faranno ed è possibile che potremmo seguire lo stesso percorso“. Secondo l’inchiesta, i risultati di 12000 analisi del sangue fornite da oltre 5.000 atleti mostrano che i campioni di più di 800 atleti erano “altamente sospettati” di doping, o risultavano comunque anormali. Di questi, 415 erano atleti russi. La pubblicazione dei dati mette ulteriore pressione sul mondo dello sport russo, dopo lo scandalo di corruzione che ha investito la Fifa gettando delle nubi sul diritto del Paese di ospitare i Mondiali di calcio 2018.

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