“Sign of the times”: il duo misto, la rivoluzione futuristica del nuoto sincronizzato

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Quasi all’improvviso ecco scorgere nelle piscine di Kazan una nuova e accattivante disciplina: il duo misto sincronizzato

Sono arrivati all’improvviso, in silenzio, sott’acqua. Inaspettati. Eppure, indiscutibilmente, figli di questi nostri tempi. Si chiamano “sincronetti”, e sono l’altra parte del cielo di quello sport che fino a qualche giorno fa era globalmente riconosciuto “per sole donne”: il nuoto sincronizzato. In Kazan, Bill May, Alexandr Maltsev e Giorgio Minisini, rispettivamente medaglie d’oro, d’argento e di bronzo ai Mondiali in corso d’opera, hanno mostrato la via, hanno aperto la strada, hanno spalancato le porte per il futuro del nuoto sincronizzato. D’ora in poi sarà possibile anche per le coppie uomo&donna esibirsi nella disciplina acquatica “dal sorriso stampato sul viso”; alla faccia delle battute, delle facili ironie, degli eterni doppi sensi. Dalla finale di domenica, l’eleganza in acqua e cloro potrà avvalersi della partecipazione maschile, e si chiamerà, come specialità, Duo Misto Sincronizzato. Sincronetti: atleti, nuotatori, ballerini; rigorosi perfezionisti di uno sport che non ammette sbavature. L’unica cosa che resta ancora da decidere, per i sincronetti, è il “look ufficiale da gara”. Tra slip e divisa dell’Armata Rossa, in Kazan si è visto un po’ di tutto. E forse anche di troppo.

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